Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Commercianti dell'Orvietano, occhio alla truffa

Sono decine quelle messe a segno negli ultimi tempi, da un sedicente rappresentante di macchine idropulitrici

di Stefania Tomba

ORVIETO - Commercianti dell'Orvietano, occhio alla truffa.  Sono decine quelle messe a segno negli ultimi tempi, da un sedicente rappresentante di macchine idropulitrici di una nota ed effettivamente valente casa di produzione di elettrodomestici che sta prendendo di mira soprattutto esercenti dei Comuni del comprensorio.  Con piglio del professionista, vende macchine industriali e professionali ma il trucco c'è, e il rischio è che l'unica cosa che resta pulita è il portafogli del malcapitato.  Si presenta come rappresentante della ditta, con un vago accento toscano, e propone l'acquisto della macchina in maniera mirata, ovvero soprattutto a negozianti con particolari esigenze di rispetto di precise norme igenico sanitarie.  

Convince abilmente il potenziale cliente, anche perché la macchina è effettivamente valida, con tanto di dimostrazione pratica.  E una volta concluso l'affare, "fattura" i mille e duecento euro, tanto vale il macchinario, con una partita Iva di fantasia e una ricevuta prestampata ad hoc.  Ma non finisce qui, ovviamente.  In genere, dopo pochi giorni si ripresenta, stessa faccia sorridente, chiedendo la macchina idropulitrice in prestito per una dimostrazione presso un cliente, giustificandosi che, per qualche disguido, non ne ha una a disposizione.  E qui è l'inghippo più grosso: perché chi gliela mette in mano, non la rivede praticamente mai più.  In molti ci sono già caduti e, quando si sono accorti a suon di telefonate e proteste di essere incappati in un raggiro bello e buono, hanno denunciato il fatto alle forze dell'ordine.  In realtà si tratta di una vecchia conoscenza della Procura della Repubblica di Orvieto.  

È satto identificato come un toscano originario di Certaldo, nella val d'Elsa, che in passato aveva già preso di mira l'Orvietano con truffe del tutto simili.  Al punto che per i primi di gennaio del 2006 è fissata presso il tribunale di Orvieto l'udienza per il dibattimento in una delle cause in cui è sfociata la vicenda.  Ma evidentemente i guai giudiziari, in cui è incorso in precedenza, non sono bastati al sedicente rappresentante che è tornato in azione con le medesime modalità e sullo stesso territorio.  All'azienda di cui si dichiara dipendente non è uno sconosciuto.  Ma solo perché è registrato come un cliente che negli anni ha acquistato un certo numero di macchine idropulitrici.  Quelle tante - poche - gli sono bastate per mettere in piedi il redditizio giro delle truffe

Pubblicato il: 16/12/2005

Torna alle notizie...