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Rito abbreviato per Igino Federici Orsini

IL falso ingegnere, accusato di falso, truffa, esercizio abusivo della professione e utilizzo di sigilli, dovrà comparire in aula il prossimo 11 aprile

di Stefania Tomba

ORVIETO - Rito abbreviato per Igino Federici Orsini.  Il falso ingegnere, accusato di falso, truffa, esercizio abusivo della professione e utilizzo di sigilli, dovrà comparire in aula il prossimo 11 aprile nella prima udienza del procedimento penale relativo allo stralcio dell'inchiesta di cui Orsini è al centro dallo scorso gennaio. È quanto ha stabilito, ieri mattina in sede di udienza preliminare, il gup, Silverio Tafuro, davanti alle richieste avanzate dalla difesa.  L'avvocato Giovanni Guariglia è ricorso per il suo assistito, che non era presente in aula, al giudizio allo stato degli atti, relativamente al procedimento in questione che riguarda strettamente la partecipazione da parte del falso ingegnere, in squadra con un pool di professionisti, alla gara d'appalto per la realizzazione del parcheggio di via Roma, nel corso del 2000.  A costituirsi parte civile l'ordine degli Ingegneri della Provincia di Terni, rappresentato in aula dal legale designato nella persona del presidente dell'Ordine degli avvocati di Terni, l'avvocato Renato Chiaranti. 

Mentre non si è costituito parte civile il Comune di Orvieto che, nello specifico episodio contestato, non ha riportato danni, in quanto la gara d'appalto (per lavori che poi, per altro, non vennero mai eseguiti) fu vinta da altri.  In compenso il contenzioso dell'Amministrazione con Orsini, che negli anni ha collezionato vari incarichi pubblici, si aggira intorno ai 120 mila euro.  E farebbe riferimento ai lavori per la ristrutturazione del palazzo comunale, quelli della scuola elementare di Sferracavallo e quelli più famosi del cantiere della "Madonna del Velo" da cui è scoppiato lo scandalo del falso ingegnere.  In questo caso il Comune sta valutando se insinuarsi nel procedimento penale che scatterà più avanti o continuare a procedere separatamente per via civile.  Nel filone principale dell'inchiesta Orsini è indagato per gli stessi reati commessi ai danni dell'amministrazione che ha fatto denuncia a gennaio scorso.  Ma le "vittime" del falso ingegnere sono da ricercare, in quindici anni di carriera esercitata ad alti livelli, anche tra i privati e numerosi Enti tra cui anche la Provincia, le Ferrovie, il Ministero dei Trasporti.  Basti pensare che i lavori di Orsini sono arrivati anche sulla Senna, a Parigi.  Sul caso è aperto un fascicolo anche alla procura della Corte dei Conti di Perugia che sta verificando l'entità del danno erariale che la vicenda ha causato alle pubbliche amministrazioni.  L'udienza preliminare di ieri mattina, infine, ha portato in aula anche una "collega" orvietana di Orsini accusata di false dichiarazioni al pubblico ministero in sede di indagine.

Pubblicato il: 14/12/2005

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