Migliorare la fruizione dei siti archeologici. Riunione di 'Archeosites'
I siti archeologici costituiscono una ricchezza da valorizzare ed una risorsa territoriale da integrare in più ampie strategie di sviluppo sostenibile
I siti archeologici costituiscono una ricchezza da valorizzare ed una risorsa territoriale da integrare in più ampie strategie di sviluppo sostenibile. È quanto sostengono i partners del progetto di cooperazione trasnazionale "Archeosites", Regioni Umbria, Marche e Molise, "Federculture" e territori di Brandeburgo, Bosnia-Erzegovina, Slovenia, Yugoslavia e Romania, che si sono ritrovati a Perugia, per un seminario tecnico promosso dalla Regione Umbria. "Obiettivo dell'incontro - ha spiegato l'assessore Bottini - è di sviluppare iniziative comuni per migliorare l'informazione e la fruizione alle aree archeologiche dei paesi appartenenti all'area 'Cadses' , Adriatico, fascia danubiana, Centro e Sud Europa". A tale fine - è stato sottolineato durante il seminario - di fondamentale importanza è favorire la concertazione fra pubblico e privato per una gestione integrata dei beni archeologici che, partendo dalla tutela, arrivi alla loro valorizzazione creativa.
La capacità di comunicare usando linguaggi appropriati (visivo, espositivo e percettivo) è stata inoltre valutata dai presenti come elemento indispensabile per migliorare la fruizione delle aree archeologiche, pensate come spazi organizzati per diverse tipologie di fruitori e non solo per un pubblico di adulti e di senza handicap. "La metodologia individuata - ha affermato Bottini, che risponde al criterio di 'progettare per tutti', prevede in particolare l'uso di avanzate tecnologie. La tecnologia - ha proseguito l'assessore - consente infatti di fornire informazioni scientifiche ad alta definizione, indispensabili per gli specialisti, ma anche di raggiungere il grande pubblico, direttamente a casa, ampliandone il ventaglio di conoscenze". Accanto alla costruzione di un rapporto interattivo con i potenziali fruitori, la realizzazione di esposizioni e performance artistiche può infine giocare - secondo gli intervenuti - un ulteriore ruolo di promozione dei siti archeologici europei.
Pubblicato il: 19/12/2005