Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Crociani resta in carcere

Il collegio dei giudici del tribunale del Riesame di Perugia, presieduto dal giudice Battistoni, ha respinto, ieri mattina, l'istanza di scarcerazione

ORVIETO - Crociani resta in carcere.  Il collegio dei giudici del tribunale del Riesame di Perugia, presieduto dal giudice Battistoni, ha respinto, ieri mattina, l'istanza di scarcerazione presentata, la scorsa settimana, dai legali difensori del pensionato sulla cui testa, dallo scorso 16 ottobre, pende l'accusa di omicidio volontario aggravato ai danni di Sauro Mencarelli, l'elettrauto 44enne di Allerona scalo ucciso nei boschi di Acqualoreto la mattina del 28 ottobre scorso, mentre era insieme a una prostituta bosniaca di trentadue anni.  Una nuova udienza si terrà venerdì prossimo per la discussione sull'istanza rigettata dal gip.  Gli avvocati difensori, Giuseppe Marruco e Rosella Giannini, hanno già annunciato che, non appena sarà nota la motivazione, provvederanno ad impugnare la sentenza.  Intanto Franco Crociani, raggiunto dalla notizia in carcere, non ne sarebbe rimasto particolarmente scosso.  Ed avrebbe ribadito di aspettare con serenità ma anche con impazienza i risultati delegati al Ris.  Dai quali - è convinto - dovrebbero emergere, come ribadito più volte, le prove della sua innocenza.  La difesa d'altro canto, delusa dal dispositivo, è tornata a rimarcare come "il carcere preventivo in questo caso" sia "discutibile". "In quanto - afferma l'avvocato Rosella Giannini - se, come afferma l'ordinanza di custodia, Crociani è dentro per un delitto passionale, non sussiste il rischio della reiterazione di reato.  E, d'altro canto, se avesse voluto fare del male alla donna, avrebbe avuto l'occasione per farlo".  Intanto mentre il presunto killer continua a professare la propria innocenza, sull'altro fronte gli inquirenti, in attesa dei riscontri del Ris, hanno portato avanti il fascicolo contro Crociani arricchendolo di nuovi elementi. Giunti, questi ultimi, dall'ennesimo interrogatorio della prostituta, quello che si è svolto lo scorso 28 novembre a un mese esatto dall'omicidio.  Sette ore davanti al pm sarebbero servite alla donna per confermare fermamente le accuse già rivolte a Crociani dalla cella del carcere femminile di Perugia, quando, in sede di interrogatorio di garanzia a seguito dell'arresto per false dichiarazioni al pm e favoreggiamento, lo aveva segnalato agli inquirenti come il killer dell'elettrauto.  E, abbandonata ogni reticenza, la prostituta non si sarebbe sottratta a fornire anche altri particolari che potrebbero risultare determinanti, adesso, per incastrare definitivamente il presunto assassino.

Pubblicato il: 10/12/2005

Torna alle notizie...