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Accusato di matrimonio di 'convenienza'. Slitta l'udienza

Sentenza in vista, il prossimo 24 febbraio, per un ultracinquantenne orvietano accusato di aver sposato una giovane ucraina per facilitarne l'ingresso in Italia

ORVIETO - Sentenza in vista per il prossimo 24 febbraio per un ultracinquantenne orvietano accusato di aver sposato una giovane ucraina per facilitarne l'ingresso in Italia.  Tre anni fa, l'uomo aveva contratto il regolare matrimonio nel paese di lei, rimasta in stato interessante proprio durante il soggiorno in Ucraina di lui.  Poi quando i due vennero in Italia lei scoprì di non essere più incinta.  E il matrimonio fece crac.  In men che non si dica i due si lasciarono senza sapere più niente l'uno dell'altra.  Il tutto nel giro di qualche mese. Una storia, insomma, finita, almeno all'apparenza. All'apparenza perché poi, invece, a tutti gli effetti, è continuata: in tribunale. Dove ora l'uomo si trova imputato per aver simulato il matrimonio al fine di favorire l'ingresso in Italia della giovane donna extracomunitaria.  Di questo, almeno, è convinta la pubblica accusa.  Nell'ultima udienza, che si era svolta nell'aula penale del tribunale di Orvieto alla fine di settembre, il giudice aveva accolto la documentazione, prodotta dalla difesa, che attesterebbe a tutti gli effetti il reale stato di gravidanza della donna al momento del matrimonio.  E chiusa ormai l'istruttoria, il giudice Silverio Tafuro aveva aggiornato il procedimento in vista della discussione prevista per la giornata di ieri. Ma per i ritardi accumulati in mattina nella discussione del ruolo zeppo di udienze, la sentenza per il cinquantenne è slittata al prossimo mese di febbraio.

Pubblicato il: 03/12/2005

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