Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Come è morto
Roberto Achilli?

La famiglia del 21enne orvietano da mesi chiede insistentemente di riaprire le indagini. Nei prossimi giorni il Gip deciderà...

di Stefania Tomba

ORVIETO - Come è morto Roberto Achilli? E dove è stato il ragazzo in quei due giorni e mezzo in cui è mancato da casa, prima che il suo corpo, senza vita, fosse ritrovato ai piedi della Rupe il pomeriggio del 14 novembre di cinque anni fa? A queste e molte altre domande dovrebbero servire a rispondere le indagini che la famiglia del 21enne orvietano da mesi chiede insistentemente di riaprire.  Nell'udienza decisiva fissata per ieri mattina, presso il tribunale dei minori di Perugia, il gip si è riservato la decisione sulla riapertura dell'istruttoria, decisione che sarà resa nota in un ordinanza in emanazione nei prossimi giorni.  Alla richiesta avanzata dalla famiglia Achilli, tramite il legale rappresentante l'avvocato, Enrico Valentini,  il pm si è opposto.  Presenti anche i legali dei due giovani indagati, minorenni all'epoca dei fatti.  

Si tratta dei ragazzi che diedero l'allarme ai carabinieri vedendo il corpo dal muro della Gonfaloniera.  Su di loro è tornato a concentrarsi l'interesse della Procura in coda ad un'indagine per molestie telefoniche in cui vennero a galla frasi pronunciate dai ragazzi nella notte di Capodanno del 2000, un mese e mezzo dopo la scomparsa di Roberto. Un festino, a base di ecstasy, dove uno dei due ragazzi che aveva visto il corpo dice "Vi ricordate Roberto? L'abbiamo ucciso noi, l'abbiamo buttato giù dalla Rupe e poi abbiamo chiamato i carabinieri per sviare i sospetti".  

Ora i ragazzi negano, mentre altri presenti alla festa avrebbero confermato quella conversazione. Il giudice per le indagini preliminari a giorni deciderà se e in quale direzione far proseguire le indagini.  "La nostra - puntualizza l'avvocato Enrico Valentini - non è una battaglia per la colpevolezza degli odierni imputati.  Ma una battaglia per la verità, in qualunque direzione essa sia.  I familiari vogliono capire cosa davvero ha portato Roberto alla morte e per fare questo occorre chiarire i molti punti ancora oscuri.  A partire dall'ora del decesso, la distanza inverosimile del corpo dal punto dell'impatto.  E come è possibile, infine, in una cittadina come Orvieto che non si è riusciti a ricostruire cosa abbia fatto e dove sia stato Roberto nelle ultime 48 ore della sua vita?".

E questo probabilmente resta il mistero più grosso visto che il corpo di Roberto in quel freddo pomeriggio di novembre venne ritrovato con indosso vestiti puliti e in condizioni tali da non poter supporre che fosse stato all'addiaccio per tanto tempo. Ma su quei due giorni e mezzo passati fuori casa, in cui potrebbe nascondersi la chiave di tutto, nessuno mai ha saputo dir nulla.

Pubblicato il: 01/12/2005

Torna alle notizie...