Ladri di carrozzelle. Musica e handicap

di Sandra Grassini

Può il termine handicap far rima con il termine ironia? Pare di sì verrebbe da dire assistendo ieri sera al Teatro Mancinelli al concerto dei "Ladri di Carrozzelle", in occasione della manifestazione Venti Ascensionali. Si tratta di un gruppo di giovani (quattro in carrozzina a causa della distrofia muscolare e due normodotati) che hanno suonato e cantato una serie di brani scritti da loro e non intercalati da battute "a tema", ma finalizzate a far riflettere: "Con l'agilità delle gazzelle dell'Africa siamo saliti sul palco", si sono presentati, e poi: "Noi abbiamo dato vita ad una cooperativa sociale, il cui obiettivo era quello di dare una mano a giovani che non uscivano mai di casa.: ora hanno una vita sociale e un lavoro e proprio in questi giorni abbiamo festeggiato i dieci anni di attività". Tra i brani scritti dal gruppo, si segnala "Distrofichetto", impressioni sulla patologia che li accomuna, "Equilibrio instabile", parodia dei cambiamenti nel mondo del lavoro. I "Ladri di Carrozzelle" si sono congedati dal loro pubblico augurandosi di aver trasmesso "una spruzzata di energia". Forse qualcosa è riuscito, osservando i presenti, in maggioranza giovani (normodotati) prendere gusto a muoversi al ritmo delle canzoni eseguite sul palco.
L'incasso della serata andrà all'A.F.H.C.O., un modo per far crescere un'associazione che dell'aiuto ai disabili ha fatto la propria ragione sociale.