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L'assessore Stopponi bacchetta Turreni, di FI

Stopponi: "Non è accettabile che chi localmente rappresenta la forza politica maggiormente responsabile del dissesto finanziario della sanità pubblica si erga a paladino del suo buon funzionamento"

foto di copertina

Alcuni giorni fa una signora orvietana, Anna Colasanti, in una "lettera aperta" aveva denunciato alcune disfunzioni del reparto di pronto soccorso dell'ospedale di Orvieto e espresso valutazioni negative anche sui tagli che la Finanziaria comporterà per la Sanità, ad aggravare una situazione già deficitaria. A lei ha risposto in un corsivo Guido Turreni,(nella foto in basso) di Forza Italia, che ha vibratamente difeso la politica del governo Berlusconi. Maria Cecilia Stopponi, in una articolato intervento risponde a Turreni e "racconta" come la Finanziaria mortificherà i servizi sociali e sanitari.

"Impegnarsi concretamente e quotidianamente nel governo di Sanità e Sociale - dice l'assessore alla Sanità, Maria Cecilia Stopponi - è certamente più complesso, difficile, a volte 'scomodo', ma  infinitamente più utile che non utilizzare questi temi e le difficoltà da cui sono attraversati, per fare bassa propaganda e strumentalizzando, a proprio uso e consumo persone, fatti, espressioni. La recente segnalazione fatta dalla Signora Anna Colasanti a proposito del ronto soccorso dell'Ospedale di Orvieto è un contributo importante per le considerazioni umane e di senso civico che l'accompagnano, frutto della sua cultura, della sua conoscenza dei fatti e della sua coscienza politica che nessuno ha il diritto di giudicare o interpretare attribuendo gratuite etichette di natura politica. Come la signora, vista anche la grande partecipazione all'ultimo sciopero di venerdì scorso contro la proposta di Legge Finanziaria, sono tanti i cittadini in grado di 'leggere' la realtà, al di là degli spot elettoralistici, poiché vivono sulla propria pelle i risultati delle scelte del Governo che, mentre con una mano elargisce briciole, con l'altra rastrella le risorse più ingenti, distrugge lo stato sociale, smantella il sistema dei diritti umani, annulla l'universalità e l'esigibilità dei diritti essenziali sanciti dalla Costituzione (o di quel che ne resta oggi).

Nel merito dell'episodio segnalato dalla signora, posso comunicare che gli organi preposti  all'organizzazione del servizio di pronto soccorso, hanno aperto una inchiesta interna per accertare i fatti e gli eventuali motivi che l'hanno determinato".

"La risposta 'aperta' del coordinatore di Forza Italia sull'argomento, così come un suo precedente intervento riferito ad una mia intervista sulla proposta di riordino del Presidio ospedaliero di Orvieto, merita altrettanto 'aperte' considerazioni e precisazioni - aggiunge l'assessore. Innanzitutto è bene chiarire che il Fondo Monetario Internazionale non ha giudicato la Finanziaria 'di rigore', al contrario, il capo delegazione Leipold non manca di osservare che 'c'è qualche preoccupazione per la dinamica sottostante della spesa, che può mettere a repentaglio gli obiettivi', ed evidenzia come la Finanziaria sia deficitaria di qualunque provvedimento strutturale, preferendo basarsi su manovre una tantum. Invita inoltre il Governo Italiano a  'fare tutto il possibile  perché la manovra esca dal Parlamento più forte di quanto non vi sia entrata' ed evidenzia i rischi per il deficit 2006 rimandando un giudizio finale alla definizione delle modifiche contenute nel maxi emendamento". 

"Va chiarito inoltre - prosegue Stopponi - che la materia sanitaria è sì organizzata dalle Regioni, ma sulla base di precise indicazioni del Ministero della Salute - e quindi del Governo centrale - e soprattutto deve essere realizzata con le risorse finanziarie che lo Stato mette loro a  disposizione. Quindi, proprio per quanto riguarda i fondi elargiti dal Governo alla Sanità, faccio notare che, a fronte di una necessità  di 93,200 miliardi di euro, l'attuale finanziaria ne prevede 89,960.  È vero che a questa cifra aggiunge un miliardo di euro, ma lo finalizza alla riduzione del deficit per 'alcune regioni' che vanno individuate 'secondo criteri e modalità concessive' successive, e previa stipula di accordi non meglio definiti. C'è poi la questione dei disavanzi pregressi nei bilanci regionali che, solo per l'anno 2004, sono stimati in 4,5 miliardi di euro, a fronte dei quali l'attuale finanziaria prevede di stanziare nel prossimo anno soltanto 2 miliardi di euro, spacciando questa come una 'risorsa aggiuntiva' prevista in finanziaria.

Vogliamo poi dire dell'effettivo pagamento alle Regioni dei fondi stanziati? Degli 88 miliardi di euro stanziati per il 2005, 8 miliardi, ad esempio, non sono stati mai erogati dal Governo alle Regioni, né si  prevede se e quando verranno pagati".

"Ancora più grave - continua l'assessore alla Sanità - è la situazione nel 'Sociale'. L'unica risorsa finanziaria destinata a sostenere le vecchie e nuove povertà, i disagi, l'handicap, i sostegni alla popolazione anziana, è rappresentata dal Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, che è stato semplicemente dimezzato: da 1 miliardo di euro a 518 milioni. E questo non soltanto per il 2006, ma anche - a sorpresa - per il 2005, comunicandolo, però, soltanto a fine settembre, quando i servizi erano già stati erogati, gli impegni presi ed i bilanci comunali e regionali non avevano più la possibilità di reperire al proprio interno le risorse mancanti. Il Governo, però, ha destinato i fondi tagliati dal Fondo nazionale, con l'aggiunta di qualche centinaio di milioni di euro, ad una serie di interventi a pioggia per contributi per i figli nati o adottati nel 2005 -naturalmente non previsto nel 2006-  una vera elemosina di 160 euro per ogni figlio nato o adottato tra il 1° gennaio 2003 ed il 31 dicembre 2005, ed un 'contributo' di 120 euro una tantum per le famiglie che hanno un figlio iscritto negli asili nido privati, sempre per il 2005. Ebbene, sono soltanto 'pillole' di questa finanziaria giudicata così 'rigorosa' dai sostenitori del Governo, e riguardano soltanto il Sanitario ed il Sociale. Non entro nel dettaglio degli altri comparti, ma credo sia interessante scoprire che per la costruzione di una sola nuova portaerei, il Governo nazionale ha stanziato in finanziaria circa tre volte tanto il fabbisogno necessario a  mantenere il livello dello stato sociale in Italia. Quando si dice le priorità!".

"Tutto questo per dovere di chiarezza e senza voler in alcun modo giustificare o minimizzare responsabilità regionali o locali nella gestione della sanità pubblica - precisa l'assessore - ma non è accettabile che, chi localmente rappresenta la forza politica maggiormente responsabile del dissesto finanziario della Sanità pubblica, si erga a paladino del suo buon funzionamento oppure si dedichi a stravolgere ed omettere valutazioni da me espresse a proposito del progetto di riordino del presidio ospedaliero, che nell'originale suonavano così: 'la Sanità, con il lavoro portato avanti in questo periodo dall'Assemblea dei sindaci, è diventata patrimonio del dibattito politico. Questo è un primo risultato per il quale non si può che essere soddisfatti. Su quello che produrrà il riordino mi riservo di esprimermi in futuro, quando via via lo vedremo attuato'".  

"Il riordino del Presidio ospedaliero e dei servizi territoriali - continua l'assessore Stopponi - sono costantemente all'ordine del giorno dell'Assemblea dei sindaci che ne monitora il processo di  riorganizzazione. Starà nella nostra capacità di non 'abbassare la guardia', nella volontà e capacità di ascolto e confronto con i  lavoratori  e con i cittadini-utenti, nel confronto avviato con la Direzione della ASL e con la Regione, la possibilità di dare alla nostra Sanità lo stato di adeguatezza ai bisogni della comunità. Non serve, dunque, la demagogia di chi pensa di  risolvere il problema della popolazione anziana attraverso un reparto di geriatria in ospedale (di quante migliaia di posti dovrebbe essere??), mentre tutti coloro che conoscono davvero i problemi della popolazione anziana sanno bene che soltanto un servizio articolato e complesso sul territorio, fatto di residenze protette, di RSA, di servizi diurni, servizi territoriali e sostegni pubblici agli anziani ed alle famiglie, rappresenta la soluzione vera al tema dell'invecchiamento della popolazione, nel rispetto della dignità e delle esigenze di socializzazione di questa categoria di cittadini, di inclusione sociale, di sollievo dalle piccole e grandi problematiche quotidiane".

"Sono temi su cui questa Amministrazione sta lavorando in modo serio per dare risposte vere, in tempi certi - conclude l'assessore. Per realizzare tutto questo, però, servono fondi e volontà politica di sostenere l'intervento pubblico, unico in grado di garantire l'equità e l'universalità dei diritti. Esattamente il contrario di quello che il Governo ha fatto in questi cinque anni con una pratica politica che continua a generare precarietà e nuove povertà, impedendo alle Amministrazioni locali di mettere in atto le azioni necessarie a contrastarle".

 

 

 

 

Pubblicato il: 30/11/2005

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