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Osservazioni di AltraCittà sul Piano regolatore. La Procura indaga

Conticelli, tra gli animatori delle osservazioni, scrive una dura lettera a Capoccia. Caro Marino ti scrivo...

foto di copertina

ORVIETO - Compravendite di terreni "sospette", le carte del Piano regolatore generale sotto la lente della Procura. Sollecitato dal sindaco, il procuratore capo, Calogero Ferrotti, sta acquisendo la documentazione relativa al piano regolatore del Comune di Orvieto.  In particolare per la sezione che riguarda le osservazioni presentate dall'associazione politico culturale "Altra città" sull'acquisto, da parte di una società rappresentata da un esponente politico cittadino, dei terreni in località Poggente, acquisto avvenuto proprio alla vigilia dell'approvazione del nuovo Prg (febbraio 2000) con cui quella zona diveniva potenzialmente edificabile.  È stato il primo cittadino stesso, Stefano Mocio, a comunicare ai consiglieri, in sede di conferenza dei capigruppo, di aver inviato da tempo alla Procura le osservazioni al piano regolatore, avendovi ravvisato gli estremi per una notizia criminis.  È in questi termini anche che ricorda il coinvolgimento della Procura il consigliere di "Altra Città", Maurizio Conticelli in una lettera indirizzata al segretario Ds e consigliere comunale, Marino Capoccia. "I tuoi addebiti - dice Conticelli a Capoccia - circa il mio tentativo di iniziativa giudiziaria sulle vicende del Prgo approvato a maggioranza nella seduta del 9 ottobre, sono prive di ogni fondamento e pretendono a questo punto ogni spiegazione". "Le nostre obiezioni - prosegue Conticelli - non intendevano sollevare questioni di legittimità o di legalità o, peggio, di tipo giudiziario, quanto di ordine etico e morale, per di più aggravate dallo scempio urbanistico che si andava perpetrando". A questo punto "da capire - dice poi Conticelli riferendosi al successivo intervento ufficiale di Mocio in cui difendeva l'operato delle passate amministrazioni - come si possa da un lato sollevare un problema di giustizia e, dall'altro, elogiare ed avallare tutte le scelte di piano, prima uccidendo e poi resuscitando i responsabili di quelle scelte". "Il nostro comportamento - dice sempre Conticelli a Capoccia - ha  rispettato un approccio esclusivamente politico, ma su di un livello talmente scomodo e crudo, che si è pensato di superarlo distorcendo la realtà dei fatti, come dimostra anche il tuo comportamento. La cancellazione degli orrori del Poggente, eseguibile con un semplice differimento della sua attuazione (alla pari di ciò che è stato fatto per la cava di Benano), avrebbe potuto costituire un caposaldo su cui ricomporre il centrosinistra orvietano, da posizioni di rinnovato vigore morale e di slancio disinteressato per la gestione della cosa pubblica".

 

Pubblicato il: 26/11/2005

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