Sport. La Regione stanzia 294mila euro

Ammonta ad oltre 294 mila euro il fondo destinato all'attuazione del Piano 2005 per la promozione della pratica sportiva, amatoriale e agonistica, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore allo sport e cultura, Silvano Rometti. Saranno concessi contributi destinati al cofinanziamento - riferisce la Regione in un comunicato - di 273 iniziative di vario genere. Una parte rilevante delle risorse è riservata all'agonismo, infatti, oltre il 50 per cento dei contributi (169.500 euro) saranno impiegati per 165 manifestazioni internazionali, nazionali e interregionali. Gli altri finanziamenti sono destinati alla realizzazione di progetti, studi e ricerche (42 mila) promossi da enti locali e da privati finalizzati alla promozione sportiva, mentre 34 mila finanzieranno 13 manifestazioni e progetti di promozione internazionali e nazionali praticate in ambiente naturale di rilevante interesse o che valorizzano il patrimonio storico e culturale del territorio, 29.500 saranno impiegati per 23 iniziative in favore delle persone disabili. La Regione, infine, si è riservata una somma di 9.500 euro per iniziative proprie: pubblicazione di atti e ricerche, e per finanziare iniziative di formazione dei giovani studenti e dei funzionari pubblici e dirigenti sportivi privati, attivati con la direzione scolastica regionale e con il Coni. «Malgrado la forte carenza di fondi nazionali - ha detto Rometti - la Regione si impegna con le proprie risorse a sostenere le attività della diffusa rete associativa dello sport, puntando sulla qualità e sull'integrazione delle iniziative che rappresentano anche un'occasione di promozione delle valenze turistico ambientali dell'Umbria». Le iniziative inserite nel Piano sono state selezionate su un totale di 384 domande e questa, secondo l'assessore Rometti, «è un'ulteriore testimonianza della vitalità del mondo sportivo umbro, sia di promozione sia agonistico, che fa della nostra regione una di quelle a più alto tasso di pratica sportiva, grazie anche ad una rete di strutture capillarmente diffuse nel territorio».