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Castel Giorgio. L'ex sindaco sarà giudicato a Firenze

Incompatibilità ambientale dei giudici. E gli atti del procedimento penale contro Luciana Ambrosini sono stati trasferiti al tribunale di Firenze

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CASTEL GIORGIO - Incompatibilità ambientale dei giudici.  È con queste motivazioni che, con l'udienza di ieri mattina, gli atti del procedimento penale contro Luciana Ambrosini, l'ex sindaco del Comune di Castel Giorgio, sono stati trasferiti al tribunale di Firenze.  Così ha stabilito il collegio penale presieduto dal presidente del tribunale di Orvieto, Aniello Palmieri.  La donna era finita alla sbarra - insieme al tecnico comunale Marco Cincarelli - nel febbraio di due anni fa con l'accusa di abuso d'ufficio e continuazione di reato.  A denunciarla era stato il cognato che l'accusava di aver chiuso un occhio su un presunto abuso edilizio a beneficio della casa del marito.  In sostanza, il sindaco avrebbe omesso di effettuare i controlli obbligatori per legge al fine di evitare alcuni piccoli abusi in materia edilizia.  Una decina i casi che sarebbero stati portati all'attenzione della magistratura.  Ancora uno slittamento dunque nel processo, che già, ad aprile scorso, aveva subito uno arresto. Allora lo stesso collegio penale del tribunale aveva accolto l'eccezione di genericità del capo d'imputazione formulato dal difensore della donna, l'avvocato Emilio Festa. Gli atti furono rimessi al pubblico ministero cui toccò riformulare le accuse e la relativa richiesta di rinvio a giudizio.

Pubblicato il: 25/11/2005

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