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Scarcerata la prostituta bosniaca arrestata per favoreggiamento

Sono venuti meno i presupposti per la detenzione, dal momento che la giovane, in sede di interrogatorio di garanzia, ha fornito il nome del presunto omicida

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - Scarcerata la prostituta bosniaca arrestata per favoreggiamento e false dichiarazioni al pm nell'ambito delle indagini sull'omicidio Mencarelli.  A tirare fuori la donna - S.S. di 30 anni - dalla cella del carcere femminile di Perugia, dove era rinchiusa dallo scorso 11 novembre, è stato il dispositivo della sentenza emesso, nella tarda mattinata di ieri, dal collegio del Riesame di Perugia presieduto dal giudice Letizia Lupo e composto dai giudici Rosaria Monaco e Stefano Vitelli.  Secondo i magistrati che hanno rimesso in libertà la prostituta, accogliendo in pieno le richieste del legale della donna, l'avvocato Luca Maori, sono venuti meno i presupposti per la detenzione dal momento che la giovane, in sede di interrogatorio di garanzia, ha fornito il nome del presunto omicida, facendo cadere l'esigenza della custodia in carcere.  

 

Nel dichiarare la propria soddisfazione l'avvocato Maori, "fiducioso" fin dalla prima ora sull'esito del Riesame, precisa che "si tratta di un risultato che non fa che rafforzare l'ottimo lavoro degli inquirenti che avevano già individuato in Crociani il responsabile dell'omicidio".  Con l'occasione l'avvocato ribadisce anche l'estraneità della sua cliente rispetto a qualsiasi altra implicazione nel delitto, tornando a riaffermare che "l'unica ragione che ha spinto la mia cliente a mentire è stata la paura".  In sede di interrogatorio di garanzia, tuttavia, il pm si era opposto alle richieste della difesa, col mancato pronunciamento da parte del gip poi, l'istanza è finita direttamente di fronte al tribunale del Riesame che ieri ha rimesso in libertà la donna.  

 

Stesso iter per l'istanza di scarcerazione di Crociani, il pensionato 65enne di Acqualoreto, individuato dagli inquirenti e dalla prostituta come il killer che, accecato dalla gelosia, avrebbe fatto fuori Mencarelli.  Qualora il gip dovesse pronunciarsi, entro i tempi tecnici stabiliti, contro l'istanza presentata dalla difesa dell'uomo, l'avvocato Giuseppe Marruco è convinto di impugnarla di fronte al Riesame.  Sulla scarcerazione della donna, la difesa di Crociani non si dice meravigliata. "Non altera di una virgola la posizione del mio cliente - commenta l'avvocato Marruco - e non va ad incidere sulla possibilità, anche per lui, di ottenere una misura meno dura".

 

Intanto, in attesa dei decisi riscontri dei carabinieri del Ris, la difesa del presunto omicida è al lavoro per smontare gli indizi a carico di Crociani.  E proprio per questo, nella giornata di domenica, ha effettuato un accurato sopralluogo sulla scena del delitto.  Per avere chiara la dinamica di come si sarebbero svolti i fatti quella mattina del 28 ottobre scorso in cui Sauro Mencarelli, l'elettrauto 44enne di allerona scalo, è stato freddato, lungo la strada vicinale di Acqualoreto, a valle dell'abitazione di Franco Crociani, con un colpo di fucile calibro 20 alla nuca mentre si trovava insieme alla prostituta di origini bosniache. In che modo e, cronometro alla mano, con quali tempi, Crociani abbia potuto raggiungere i due, appostarsi e uccidere. I forti scoscendimenti del terreno avrebbero sollevato forti dubbi nella difesa sul fatto che un uomo di quell'età abbia potuto, fisicamente, portare a termine, con i minuti che erano a sua disposizione, un "blitz" omicida come quello che gli viene contestato. Le spiegazioni fornite da Crociani agli inquirenti, d'altro canto - secondo il suo avvocato - sarebbero del tutto "plausibili".

Pubblicato il: 22/11/2005

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