Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

MCO. C'è una speranza di riapertura

Oggi i sindacati porteranno il piano di rilancio presentato ieri in un vertice a Perugia...

ORVIETO - MCO, adesso c'è un piano industriale per il rilancio: la produzione per lo stabilimento tessile di Fontanelle di Bardano potrebbe ripartire già dal prossimo gennaio.  

Queste le novità emerse dall'incontro che si è svolto mercoledì pomeriggio, a Perugia, tra Gepafin, Sviluppumbria, sindacati, vertici aziendali, l'assessore allo sviluppo economico, Mario Giovanetti, e il vicesindaco del Comune di Orvieto, Carlo Carpinelli.  Novità che fanno ben sperare per le sorti degli ottantadue dipendenti della Mco (tra cui settantanove donne).  Per la forza lavoro, dal mese di settembre, in cassa integrazione, si prospetta infatti il reintegro, anche se non totale. Il nuovo imprenditore che dovrebbe rilevare l'azienda continuerebbe infatti la produzione, ma con una forza lavoro leggermente inferiore.  Mentre ad innalzarsi sarebbero gli standard qualitativi della produzione, già tradizionalmente di alta gamma, delle confezioni Mco.  Il nuovo imprenditore, toscano, attualmente detiene una rete commerciale di abbigliamento da uomo anche in Francia, grazie alla partnership con un socio d'Oltralpe. È' prossimo all'apertura di nuovi punti vendita a Tokio, Lugano e Parigi, ma sarebbe intenzionato ad avviare anche un'attività di produzione di altissima gamma. È nell'ambito di questo progetto imprenditoriale che si collocherebbe il subingresso nella Mco di Fontanelle di Bardano. "Il piano deve essere ancora verificato - spiega il vicesindaco, Carlo Carpinelli, mostrando un cauto ottimismo - tuttavia può considerarsi un bel passo in avanti: sembrano esserci, almeno per il momento, i presupposti perché funzioni". I

ntanto stamani i sindacati incontreranno i lavoratori per fare il punto sull'evoluzione della situazione. Nello stabilimento Mco, si produce da anni abbigliamento medio fine per uomo, in particolare capi spalla, e versa ormai da tempo in una difficile situazione produttiva a causa di una drastica riduzione delle commesse. Riduzione strutturale che investe, in tutto il Paese, l'intero settore tessile alla luce dell'avanzata delle lavorazioni provenienti dal sud est asiatico sui mercati.  La soluzione che traghetterà l'azienda fuori dalla crisi è ormai all'attenzione delle istituzioni dallo scorso mese di giugno. Dallo sciopero indetto dai lavoratori a metà giugno di fronte alla prospettiva ventilata dai vertici dell'azienda di chiudere lo stabilimento nell'arco di un mese.  I numerosi incontri tra vertici aziendali e istituzioni, nel corso dell'estate, hanno consentito di individuare una possibile soluzione, anche se resta all'orizzonte qualche preoccupazione per il possibile contraccolpo occupazionale.

Pubblicato il: 18/11/2005

Torna alle notizie...