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Orvieto nell'industria cinematografica

L'idea lanciata da Nicoletta De Angelis andrebbe discussa, magari fruendo della consulenza di Giancarlo Parretti

foto di copertina

ORVIETO - Orvieto come Papigno: un centro di studi cinematografici negli spazi della ex caserma Piave.  A lanciare l'idea, sull'onda dell'interesse che sta suscitando in questi giorni il lavoro del set cinematografico de "La provinciale" in piazza della Repubblica(nella foto), è Nicoletta De Angelis, orvietana, da sempre animatrice di numerose iniziative culturali e artistiche nella città del Duomo.  "Orvieto ha molti spazi da destinare a questo tipo di attività, a cominciare dalla ex caserma Piave. L'idea nasce soprattutto dalla constatazione di quanto lavoro ruoti attorno ad un'attività del genere.  Molti ragazzi orvietani, ad esempio, in questi giorni, stanno lavorando sul set di Pasquale Pozzessere nei ruoli più diversi: tecnici, manovali, artigiani.  E di lavoro c'è molto bisogno. E soprattutto credo che una scelta del genere possa andare anche nella direzione della riscoperta di numerosi mestieri.  Mi riferisco, in particolare, all'artigianato: dal fabbro, al decoratore, al falegname.  Senza contare che la città di Orvieto gode di una posizione centrale, comodamente servita dall'Autostrada e favorisce dunque le troupe negli spostamenti". 

 

L'idea, come tutte le idee, per diventare pensiero e progetto ha bisogno di  verifiche. L'ipotesi potrebbe essere allargata ai molti paesi dell'Orvietano che hanno angoli straordinari, potrebbe essere ulteriormente perfezionata, magari però lasciando in pace la ex Piave.

Deve anche essere verificata, prioritariamente, l'economia che gira intorno ad un'industria del genere. Potrebbe essere l'occasione giusta per fruire della competenza di Giancarlo Parretti, un consulente che nel settore cinematografico ha certo da dire.

Pubblicato il: 24/11/2005

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