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Mocio:'Non dobbiamo avere paura del dialogo'

"La città è chiamata a discutere su quale sviluppo immaginare per i prossimi anni..."

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ORVIETO - "Ci apprestiamo ad una fase molto intensa di lavoro istituzionale e di confronto dialettico e politico, una fase interessante di dibattito e partecipazione democratica.  Per questa ragione è auspicabile che la città la affronti con serenità e senza pregiudizi di sorta.  A tale proposito, dopo il recente intervento del vescovo a cui sono seguiti quelli di altri personaggi, ho voluto incontrare e confrontarmi personalmente con monsignor Scanavino che parla da Pastore ed ha il compito di gestire la fede nel sociale e nel pubblico.  Ritengo che nessuno deve avere paura del dialogo, soprattutto in una fase in cui la città è chiamata a discutere su quale sviluppo immaginare per i prossimi anni".  A parlare ovviamente è il sindaco, Stefano Mocio. Il primo cittadino si inserisce in questi termini nel dibattito suscitato dalle parole del vescovo, mettendo alcuni punti fermi sulle linee di sviluppo della città e sui metodi che dovranno essere seguiti per affrontare il dialogo necessario per prepararsi alle sfide future. "Questo lavoro - precisa il sindaco - dovrà essere portato avanti sia valorizzando le moltissime cose importanti ideate ed attuate con il "Progetto Orvieto" e con la gestione del Sistema Orvieto, ma anche pensando alle sfide future e agli scenari esistenti che questa città ha di fronte, sfide che dobbiamo ritenere realistiche.  Il dialogo tra le varie Istituzioni va portato avanti nell'ambito degli strumenti messi a disposizione dallo Stato laico e democratico, e su questo ritengo che il giudizio possa essere ampiamente condiviso.  L'organo sovrano è il consiglio comunale che dovrà operare la sintesi delle scelte anche continuando ad utilizzare, come già accaduto in altre occasioni, la forma del consiglio comunale 'aperto'.  Un aspetto su cui forse serve un maggiore scambio di conoscenze reciproche è, invece, quello della comunicazione delle varie attività che tutte le istituzioni mettono in atto, un aspetto sul quale dovremmo fare tutti una riflessione e qualche sforzo in più".  "Da parte nostra, le rappresentanze della comunità civile, il sindaco e l'amministrazione comunale nella totalità delle forze politiche di maggioranza e di minoranza che la compongono - conclude il sindaco di Orvieto - devono continuare a portare avanti una discussione ampia che ha già avuto, nel tempo, significativi precedenti in questa  città". Sull'onda di queste linee fondamentali di principio l'amministrazione fa sapere di avere una fitta agenda di incontri, di qui alla fine dell'anno, per affrontare le sfide principali di questo momento: bilancio, mobilità alternativa, legge speciale e naturalmente sviluppo economico, attraverso il potenziamento delle filiere tradizionali dell'agricoltura, del turismo e della cultura, la formazione e dell'incontro tra domanda e offerta.

Pubblicato il: 16/11/2005

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