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Operazione cahos.
Ancora un rinvio

Molte le eccezioni sollevate ieri, in sede preliminare, dagli avvocati dei ventisette ragazzi attualmente coinvolti nel procedimento...

ORVIETO - Mai nome fu più appropriato. L'"Operazione Cahos", arrivata in tribunale a novembre scorso a conclusione dei tempi estremamente dilatati delle ulteriori indagini che seguirono agli arresti dei ventisei ragazzi nel dicembre 2002, continua a subire rinvii.  Molte le eccezioni sollevate ieri, in sede preliminare, dagli avvocati dei ventisette ragazzi attualmente coinvolti nel procedimento.  Ragazzi che non sono tutti gli stessi finiti in manette a dicembre di tre anni fa.  Tra loro due sono stati già condannati, altri archiviati, uno è deceduto. Alcuni degli odierni imputati invece sono spuntati fuori dalla fase in cui l'indagine, tra interrogatori e intercettazioni, arrivò a sessantadue indagati.  Per molti dei ventisette sui quali il giudice ora dovrà stabilire tra il rinvio a giudizio e l'archiviazione, viene contestata l'indeterminatezza del capo d'imputazione.  Secondo la difesa, le accuse sarebbero formulate in maniera generica, ovvero nel capo d'imputazione non sarebbe precisata puntualmente la natura, la quantità della sostanza stupefacente detenuta e la relativa attività di spaccio.  Altre eccezioni di nullità riguarderebbero le procedure con cui sono state eseguite le intercettazioni telefoniche o il mancato deposito delle stesse.  Per altri imputati gli avvocati hanno invece già formulato le richieste alternativamente di rito abbreviato o di patteggiamento.  E' attesa ora l'udienza del cinque dicembre prossimo nel corso della quale il gup, Gianluca Forlani, sempre in sede preliminare, valuterà le eccezioni sollevate e le richieste delle parti.  La maxi operazione antidroga dei carabinieri della compagnia di Orvieto scattò all'alba del sei dicembre del 2002 al termine di lunghi mesi indagine fatte di pedinamenti e intercettazioni. Ventisei le ordinanze di custodia eseguite con l'ausilio anche dell'unità cinofila e di un elicottero. Si trattava di giovani orvietani tutti di età compresa all'epoca tra venti e i venticinque anni. 

Pubblicato il: 15/11/2005

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