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Il congresso Le cattedrali. Segni delle radici cristiane in Europa' avrà frequenza biennale

La manifestazione, alla sua prima edizione, ha raggiunto l'obiettivo che la Diocesi di Orvieto-Todi e l'Opera del Duomo di Orvieto, i due enti che l'anno promossa ed organizzata, si erano prefissi

Si è concluso nella mattinata di domenica 13 novembre il Congresso "Le cattedrali. Segni delle radici cristiane in Europa", svoltosi al Palazzo dei Congressi di Orvieto.
La manifestazione, alla sua prima edizione, ha raggiunto l'obiettivo che la Diocesi di Orvieto-Todi e l'Opera del Duomo di Orvieto, i due enti che l'anno promossa ed organizzata, si erano prefissi: partire da Orvieto e dalla sua cattedrale per cercare di attivare una discussione intorno al tema delle cattedrali europee, al fine di instaurare tra queste diverse realtà unite dalla medesima radice e dalla stessa appartenenza, un dialogo ed una riflessione che riguardino diversi aspetti: la fede, l'arte, la storia, la cultura.

Il congresso, considerato essenziale dagli organizzatori per la promozione della Cattedrale di Orvieto, come ha affermato l'avv. Francesco Venturi, presidente della Opera del Duomo, ha fortemente riaffermato l'importanza delle cattedrali come segni della presenza cristiana in Europa, in un contesto culturale che rifiuta l'idea che la cristianità abbia svolto un ruolo fondamentale nella costruzione dell'identità europea come si è andata formando dai primi secoli del secondo millennio.

Nella prima giornata sono stati affrontati argomenti più generali, legati appunto all'identità cristiana espressa dalle cattedrali e la comunicazione della fede attraverso le diverse forme di arte (architettura, pittura, scultura); nella seconda giornata è stato fatto un focus sul patrimonio artistico della città e della Cattedrale di Orvieto e, successivamente, si è discusso del ruolo e della storia delle Fabbriche (o Opere) del Duomo nei diversi contesti italiani.

L'elevato livello del congresso è stato assicurato dalla presenza di relatori di grande calibro, tra cui anche Mons. Timothy Verdon (Stadford University - sez. di Firenze e Facoltà Teologica Italia Centrale), S.Em. il Card. Francesco Marchisano (già Presidente della Fabbrica di San Pietro), oltre che Salvatore Italia del Ministero dei Beni Culturali, Margherita Romano e Raffaele Davanzo, della Soprintendenza ai Beni Artistici dell'Umbria, don Carlo Chenis della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e numerosi docenti di varie Università italiane.

La partecipazione al congresso non ha forse raggiunto i livelli che gli organizzatori si attendevano, restando in determinate sessioni un evento da "addetti ai lavori", ma c'è da segnalare la positiva presenza delle scolaresche degli Istituti superiori di Orvieto ai lavori mattutini del venerdì e del sabato.

A termine del congresso, concluso dalla celebrazione in Duomo presieduta da Mons. Mauro Piacenza, presidente della Pontificia Commissione dei Beni Culturali, nella solenne occasione della Festività della Dedicazione della Cattedrale, il vescovo diocesano Mons. Giovanni Scanavino ha annunciato l'intenzione comune di Diocesi e Opera del Duomo che questo progetto-pilota che è stato oggi condiviso, avrà un seguito: verrà riproposto con cadenza biennale un convegno sulle cattedrali europee, cercando di intessere una rete che possa coinvolgerle tutte; centro propulsivo di questa attività resterà la città di Orvieto con il suo Duomo.

Pubblicato il: 15/11/2005

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