Stretto riserbo sull'omicidio Mencarelli

ORVIETO - Lo stretto riserbo calato sulla fase più delicata delle indagini dell'omicidio di Sauro Mencarelli potrebbe, almeno in parte, sciogliersi a ore.  Gli inquirenti, non solo avrebbero sollecitato le risposte del Ris, ma sono tuttora in attesa dei tabulati telefonici.  Dal traffico telefonico dei protagonisti della vicenda potrebbe emergere la prova definitiva in grado di inchiodare l'assassino.  Assassino del quale - senza confermarlo in via ufficiale - i carabinieri della compagnia di Orvieto che conducono le indagini sotto il coordinamento del capo della procura, Calogero Ferrotti, avrebbero già tracciato un profilo preciso. A sparare il colpo calibro 20 a pallini che venerdì 28 ottobre ha trafitto la nuca dell'elettrauto quarantaquattrenne di Allerona scalo, uccidendolo da un metro e mezzo di distanza, sarebbe stato un secondo cliente della giovane prostituta bosniaca. Un cliente, probabilmente residente nella zona e forse "geloso" del rapporto che la trentenne aveva con Mencarelli.  Anche se non è chiaro se l'elettrauto conoscesse o meno il suo assassino.  Il che potrebbe complicare ancora di più il movente del delitto.   Un giallo, a quanto pare, che non sarebbe destinato a restare tale ancora a lungo.