Omicidio Maencarelli. Gli inquirenti fanno il punto

ORVIETO - Il punto sulla svolta delle indagini.  A questo è servito il lungo vertice tra gli inquirenti che si è tenuto ieri pomeriggio in procura tra il pm, Calogero Ferrotti, e i carabinieri della compagnia di Orvieto che indagano sull'omicidio di Sauro Mencarelli, l'elettrauto 44enne di Allerona scalo ucciso nei boschi di Acqualoreto il 28 ottobre scorso mentre si trovava in compagnia di una prostituta.  A mettere insieme tutti i tasselli del delitto, così come ricostruiti fino allo stato attuale delle indagini, in attesa di entrare in possesso dei riscontri tecnici e scientifici che dovrebbero incastrare definitivamente l'assassino.  Riscontri che non sarebbero ancora nelle mani degli inquirenti e su cui adesso punta tutto l'ipotesi investigativa seguita, fino a questo momento, per trovare la definitiva conferma.  Il profilo tracciato del killer sarebbe, come detto, quello di un secondo cliente che avrebbe fatto fuori l'elettrauto di Allerona sotto la spinta, pare, di un movente passionale.  Perché geloso, in definitiva, del rapporto dell'uomo con la giovane prostituta bosniaca di cui lui pure, come Mencarelli, si sarebbe invaghito.  Anche se questa potrebbe non essere l'unica ragione ad aver spinto l'assassino al suo gesto.  Proprio per questo, per capire fino in fondo ogni risvolto del movente e delle dinamiche che hanno portato il killer a puntare il mirino contro Mencarelli sarebbero necessari ulteriori accertamenti.  Le prime risposte, imminenti, arriveranno dai tabulati telefonici verso i quali gli inquirenti sembrano nutrire un particolare interesse.  Convinti che potrebbero confortare la pista su cui sono stati portati da prove tanto tecniche quanto testimoniali. Mentre per quanto riguarda la ricostruzione definitiva di ogni particolare del delitto bisognerà attendere gli esami richiesti al Ris.