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Indagati sette medici. Prossima udienza a gennaio

 Era andata in ospedale per curare delle cisti ovariche, uscì con una sezione dell'intestino asportata e una sospetta perforazione dell'utero

ORVIETO - Era andata in ospedale per curare delle cisti ovariche, uscì con una sezione dell'intestino asportata e una sospetta perforazione dell'utero. Per la vicenda, denunciata da una trentenne nel novembre del 2003 e che vede attualmente indagati 7 medici (6 di Ostetricia e uno di Ginecologia) per lesioni gravi, ieri mattina, in sede di incidente probatorio, sono stati richiesti ulteriori accertamenti sui prelievi effettuati, all'epoca, sulla paziente, per l'esatta attribuzione delle responsabilità tra i diversi medici indagati. La nuova perizia dovrà essere depositata entro la fine del di dicembre. Mentre l'udienza è stata aggiornata al prossimo 9 gennaio. La ragazza era ricorsa al reparto per un raschiamento, al termine del quale lamentò, però, dei dolori addominali. Dopo due giorni dalle dimissioni subì un nuovo ricovero con gli stessi medici che la sottoposero a un intervento per eliminare l'infezione che nel frattempo si era creata all'utero. I medici ipotizzarono che potesse trattarsi di dolori legati a un'occlusione intestinale, tanto che alla ragazza sarebbero stati somministrati dei lassativi. Alla fine, quando i dolori non accennavano a diminuire, era stata richiesta la consulenza della chirurgia. Al termine dell'intervento si sarebbe reso necessario anche un ricovero in terapia intensiva per effettuare una seconda operazione nel corso della quale le sarebbe stata riscontrata un'infezione intestinale e una sospetta perforazione dell'utero.

Pubblicato il: 08/11/2005

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