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Imminente la conclusione delle indagini sulla morte di Roberto Achilli

Il 21enne orvietano fu trovato morto sotto la Rupe il 14 novembre del 2000

ORVIETO - È atteso per fine mese il pronunciamento della magistratura sull'esito delle nuove indagini seguite alla riapertura del fascicolo sulla morte di Roberto Achilli, il 21enne orvietano trovato morto sotto la Rupe il 14 novembre del 2000.  A chiedere definitiva chiarezza sulla vicenda è stata la famiglia del giovane mai convinta fino in fondo delle ricostruzioni effettuate all'epoca che portarono ad archiviare il caso come suicidio.  Nel mirino dell'inchiesta sarebbero finiti adesso i racconti dei due ragazzi, all'epoca dei fatti minorenni, che quel 14 novembre scoprirono il cadavere di Roberto Achilli e chiamarono i carabinieri. Alla fine del 2004, nell'ambito di un'indagine della polizia giudiziaria del tribunale di Orvieto, spuntarono infatti i racconti di un Capodanno, quello del 2000, durante il quale i due ragazzi in questione, sotto l'effetto di ecstasy, avrebbero riferito alle fidanzate di essere stati con Roberto la notte della sua morte e di essere stati loro averlo spinto giù dal muretto. Di fronte ai magistrati i ragazzi, adesso, hanno però hanno negato tutto. Sono stati nuovamente interrogati tutti i protagonisti di allora, compresi gli inquirenti. Secondo il legale della famiglia, l'avvocato Enrico Valentini sarebbero molti ancora gli aspetti da chiarire. Non ultimo la presenza di una macchia di sangue fresco a 13 metri dal punto in cui venne rinvenuto il cadavere. E quella di una casa, a 50 metri, in cui sarebbero stati trovati segni sui muri riconducibili a riti satanici.   

Pubblicato il: 08/11/2005

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