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L' inverno del jazz in Umbria ha fatto tredici

Presentato il cartellone: saranno 5 giorni fitti di musica, dal 28 dicembre al primo gennaio con omaggi a icone della musica afro-americana ed una iniziativa di solidarietà a favore di New Orleans

foto di copertina
ORVIETO - L' inverno del jazz in Umbria ha fatto tredici. Tante sono le edizioni di Umbria Jazz Winter che si svolge a Orvieto nel periodo di fine anno. Il festival è stato presentato oggi dal sindaco della città, Stefano Mocio, e dal direttore artistico della manifestazione, Carlo Pagnotta. Saranno cinque giorni fitti di musica, dal 28 dicembre al primo gennaio, in teatri e palazzi del centro storico, con omaggi a icone della musica afro-americana ed una iniziativa di solidarietà a favore delle popolazioni più povere di New Orleans, ma anche il concerto di musica gospel in Cattedrale e due cenoni per salutare l' arrivo del 2006. Il cartellone prevede un progetto in due serate con i chitarristi Bireli Lagrene e Christian Escoudè, per un tributo al grande zingaro Django Reinhardt che resta, a mezzo secolo dalla morte, il più illustre jazzman di scuola europea. Ancora un chitarrista, John Scofield, per rendere omaggio allo scomparso Ray Charles (nella scia del disco Verve uscito qualche mese fa), mentre il vibrafonista Joe Loche con un trio stellare, di cui fanno parte il bassista George Mraz ed il batterista Lewis Nash, ricorderà l'insuperato maestro dello strumento, Milt Jackson. Infine, Francesco Cafiso riproporrà, a conclusione dell' anno che ha celebrato il cinquantenario della morte di Charlie Parker, il progetto delle incisioni che Bird realizzò per l' impresario Norman Granz circondato da un' orchestra d' archi: lo stesso progetto, prodotto da Umbria Jazz, che ha esordito lo scorso luglio all' auditorium di Roma ed è stato presentato a Perugia nell' edizione estiva del festival. Il programma di Umbria Jazz Winter prevede anche due novità della scena del jazz: il trio del giovane pianista texano Robert Glasper, recentissima scoperta della Blue Note, ed il trio del colombiano Edmar Castaneda, solista di uno strumento dir poco inconsueto per il jazz come l' arpa. Ci saranno anche i 'latinì Giovanni Hidalgo e l' orchestra Mercadonegro, i giovani leoni inglesi Soweto Kinch e Abram Wilson, gli italiani Renato Sellani e il duo Filippini-Mencarelli. Si annuncia interessante un progetto multimediale dedicato alle canzoni del Beatles, con il trio di Giampaolo Ascolese. Nutrita come al solito la rappresentanza dei musicisti di New Orleans, ai quali viene affidato l' aspetto più trasversale e ludico del cartellone, dalla marching band ai generi blues, soul e r&b. Proprio alla sfortunata capitale della Louisiana Umbria Jazz dedica un progetto di solidarietà: la vendita a 40 Euro di duemila felpe esclusive appositamente prodotte a spese del Comune di Orvieto con la scritta «Umbria Jazz loves New Orleans», per testimoniare lo stretto legame che intercorre da anni tra il festival umbro e gli ambienti musicali della Crescent City.

Pubblicato il: 28/10/2005

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