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Un week-end ad Orvieto dedicato al teatro di Ascanio Celestini

Con lo spettacolo "Radio Clandestina", in programma venerdì 28 ottobre alla Sala del Carmine, prende il via ad Orvieto la trilogia teatrale dedicata ad Ascanio Celestini

Con lo spettacolo "Radio Clandestina", in programma venerdì 28 ottobre alla Sala del Carmine, prende il via ad Orvieto la trilogia teatrale dedicata ad Ascanio Celestini.

Giovane autore ed interprete, tra i più noti ed apprezzati protagonisti del panorama teatrale contemporaneo, Ascanio Celestini sarà ad Orvieto nel fine settimana per presentare un'inedita trilogia dei suoi lavori teatrali. L'Associazione Tema ed il Comune di Orvieto, in stretta collaborazione con il Laboratorio Teatro Orvieto, propongono i tre appuntamenti nell'ambito della Stagione Teatrale 2005/2006, all'interno del cartellone di teatro civile e d'innovazione "Migrazioni nello spazio".
Si comicia venerdì 28 ottobre con un "racconto" sulla lotta partigiana e sull'occupazione nazista a Roma. "Radio Clandestina. Roma, le Fosse Ardeatine, la Memoria" è il titolo di questo primo appuntamento. Nel racconto di Celestini l'eccidio delle Fosse Ardeatine diviene la storia dell'occupazione che non finisce con la liberazione di Roma. La storia degli uomini sepolti da tonnellate di terra in una cava sull'Ardeatina e delle donne che li vanno a cercare, delle mogli che lavorano negli anni '50 e dei figli e dei nipoti che quella storia ancora la raccontano. Una storia raccontata alla rovescia, che comincia alla fine dell'ottocento, quando Roma diviene capitale, e che continua con la guerra in Africa e in Spagna, con le leggi razziste del '38, con la seconda guerra Il racconto teatrale di Celestini prende spunto dai materiali pubblicati nel libro di Alessandro Portelli "L'ordine è già stato eseguito".  L'appuntamento è alle ore 21 presso la Sala del Carmine.
Si prosegue il giorno successivo, sabato 29 ottobre, sempre alle 21, questa volta  al Teatro Mancinelli di Orvieto. In programma c'è "Scemo di guerra", spettacolo con cui Ascanio Celestini debuttò alla Biennale di Venezia nel 2004.  E' la storia del 4 giugno del 1944, il giorno della Liberazione di Roma. Il racconto ripercorre quella fatidica giornata quando nella capitale arrivarono gli Americani. Una storia che per tanto tempo Ascanio si sentì raccontare da suo padre, così tante volte e con così tanti dettagli, al punto che questo racconto divenne per lui l'unica vicenda davvero concreta sulla guerra.
La trilogia teatrale culminerà al Teatro Mancinelli con la presentazione dell'ultimo lavoro di Celestini, "La pecora nera", previsto domenica 30 ottobre, sempre alle 21. C'è grande attesa anche per questo appuntamento che, dopo aver debuttato con successo a Perugia nella scorsa settimana, fa ora tappa ad Orvieto. Lo spettacolo rappresenta il risultato finale di un attento progetto di ricerca sull'istituzione psichiatrica, che l'autore ed interprete avviò nel 2002. Un lungo lavoro di indagine sulla memoria del presente, come luogo di sedimentazione di storie diverse, dove  la voce di Celestini lega ricordi e testimonianze di chi ha conosciuto in prima persona la realtà del manicomio. Da questa raccolta di storie drammatiche e vere è nato un inedito racconto intessuto di vissuti diversi. Vissuti che - come spiega lo stesso protagonista - sono stati intrecciati "per restituire la freschezza del racconto, l'imprecisione dello sguardo soggettivo, la meraviglia dell'immaginazione e la concretezza delle paure che accompagnano un viaggio".
I biglietti per gli spettacoli del week-end si possono prenotare telefonando al n. 0763.340493 (botteghino del Teatro Mancinelli). Altre informazioni sono consultabili all'indirizzo elettronico www.teatromancinelli.it

Pubblicato il: 27/10/2005

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