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Trecento medici a congresso

È il congresso della società italiana di urodinamica contribuirà. Stasera al Palazzo dei congressi concerto della fanfara dei carabinieri

foto di copertina

 

ORVIETO - Da oggi fino a sabato prossimo, Orvieto ospita il XXIX convegno nazionale della Siud (società italiana di urodinamica).  Quattro giorni di confronto sulle patologie funzionali più diffuse degli organi del pavimento pelvico in cui interverranno sulla Rupe i maggiori professionisti nazionali e internazionali del settore.  I lavori - diretti dal presidente del congresso, il primario di Urologia del "Santa Maria della Stella" di Orvieto, dottor Franco Blefari - si divideranno tra le sale del palazzo del Capitano del Popolo e quelle del palazzo dei Sette. L'ultima giornata avrà un'appendice tutta orvietana in un seminario in cui i risultati della ricerca verranno portati all'attenzione dei medici di medicina generale del territorio.

Al termine di questa prima giornata di lavori, invece, il convegno avrà l'onore di ospitare, alle 20,30 presso il palazzo dei Congressi, l'esibizione della Fanfara della Scuola allievi Carabinieri di Roma.  Il concerto - diretto dal maresciallo ordinario, Danilo Di Silvestro - prevede l'esecuzione di brani musicali bandistici che spaziano dal "Nabucco" a "My way" senza tralasciare, ovviamente, la marcia d'ordinanza dei carabinieri, "La Fedelissima".  

"Credo che la scelta di Orvieto - afferma il presidente del congresso, Blefari - vada interpretata come il desiderio di aprire le porte del consesso a nuove energie ed a queste trasferire l'elevato livello scientifico e culturale proprio della Siud.  Il congresso di Orvieto contribuirà alla diffusione delle conoscenze scientifiche in ambito urodinamico verso la periferia del sistema sanitario: dalla ricerca pura all'applicazione clinica".
Un appuntamento importante per la scienza, dunque, e anche per la Rupe, a cui è stata offerta l'opportunità di ospitare 300 convegnisti, tanti sono quelli iscritti al congresso.  La ricettività alberghiera orvietana di categoria adeguata è stata, però, in grado di assorbirne soltanto la metà.  Gli altri studiosi dormiranno a Todi, adeguandosi ai disagi del caso.  Una magra figura per una città che ambisce al turismo congressuale.

Pubblicato il: 26/10/2005

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