Droga. Si alleggerisce la posizione del cameriere di Chiusi indagato

ORVIETO - Si alleggerisce la posizione del cameriere di Chiusi indagato nell'operazione antidroga del commissariato dell'ottobre dello scorso anno, in cui erano finiti in manette un 33enne romano e 3 ragazzi orvietani ventenni (tra cui un ex carabiniere) mentre sul registro degli indagati erano stati iscritti una decina di altri giovani.  Per il trentottenne di Chiusi, legato ad ambienti orvietani per aver lavorato a lungo in un ristorante del centro e poi allo Scalo, la Procura ha disposto, in questi giorni, il dissequestro dei soldi confiscati nel blitz dell'alba del 26 ottobre scorso.  Undicimila euro trovati nella cantina dell'abitazione dell'uomo per i quali non sarebbe stata dimostrata con chiarezza la provenienza illecita, ipotizzata dagli inquirenti.  L'uomo ha sempre sostenuto che si trattava di denaro frutto di mance ed extra.  "Sono molto soddisfatto - afferma il legale del trentottenne, Guido Turreni  - mi auguro che il buon esito di questa prima fase della vicenda preluda al riconoscimento della piena innocenza del mio assistito".  Restano in attesa della chiusura delle indagini della Procura, intanto,  Z.F. di 22 anni e D.D. di 24, entrambi residenti ad Orvieto scalo, e l'ex carabiniere W.A.D.N., anche lui 24enne. Sono tutti sospettati di aver gestito per mesi un traffico di stupefacenti - haschich ma anche cocaina - tra Roma, Orvieto, Perugia e il vicino Viterbese.