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Un master in 'Enologia' ad Orvieto. Possibilità straordinaria di sviluppo della 'città di sudi'

A dare respiro all'inedito progetto ci sarebbe già una certa unità di intenti tra gli atenei di Perugia e Viterbo e il Centro studi

foto di copertina

ORVIETO - Innovazione, tradizione, scienza e sviluppo sostenibile. È nel solco più profondo del modello di sviluppo del territorio orvietano che si colloca il progetto ambizioso, promosso dal Centro studi città di Orvieto, di attivare sulla Rupe un master in "Enologia".  Un corso di specializzazione post lauream radicato, che più radicato non si può, alle radici più profonde della cultura e dell'economia locale.  Destinato ad offrire sbocchi professionali nelle numerose mansioni organizzative e tecnico gestionali che si possono sviluppare lungo tutti i segmenti della filiera vitivinicola.  A dare respiro all'inedito progetto ci sarebbe già una certa unità di intenti tra gli atenei di Perugia e Viterbo e la fondazione orvietana.  È di questi giorni, infatti, un incontro preliminare relativo all'idea dell'attivazione del master presso il Csco, tra il presidente e il direttore dell'istituto di piazza Duomo - rispettivamente, Stefano Cimicchi e Stefano Talamoni -  il professor Gian  Francesco Montedoro, ordinario di Scienze e tecnologie alimentari, nonché direttore del dipartimento Scienze alimentari della facoltà di Agraria dell'Università degli studi di Perugia, il professor Gabriele Anelli, ordinario di Industrie agrarie presso l'Università statale della Tuscia di Viterbo e l'enologo di fama mondiale, ma anche docente in Gestione aziendale nel corso di laurea di Enologia e viticoltura della facoltà di Agraria sempre dell'Università della Tuscia di Viterbo, Riccardo Cotarella.  L'idea che sta prendendo forma è quella di un master altamente qualificato a cui verrebbero associati docenti provenienti da vari atenei: dall'Universitè de Bordeaux, alla Davis University della California all'Università degli studi di Piacenza.  Contemporaneamente in questi giorni la città del Duomo sta ospitando anche il responsabile dell'Organizzazione mondiale della sanità, dottor Montanari, che sta valutando le oggettive potenzialità di sviluppo ad Orvieto del progetto di ricerca sulla sicurezza alimentare.  

Pubblicato il: 07/10/2005

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