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Partecipò all'uccisione dell'agente Benincasa. Si è costituito ad Orvieto

Marco Silvestri si è conseganto ieri ai carabinieri della nostra stazione

ORVIETO - Dodici anni per il tassista dell'omicidio Benincasa. È È di ieri mattina la sentenza della Corte di Cassazione di Firenze che conferma per Marco Silvestri, romano, censurato, di quarantadue anni, la condanna emessa in secondo grado, il 31 ottobre dello scorso anno, dal tribunale di Perugia.  

Nelle stesse ore in cui, ieri mattina, il giudice si pronunciava, Silvestri si è costituiva alla caserma dei carabinieri di Orvieto ed è stato immediatamente associato al casa di reclusione di via Roma. Dovrà scontare, come detto, dodici anni di carcere per gli stessi capi d'imputazione degli altri tre malviventi della banda che, nel marzo del 2002, uccise l'agente della Stradale: omicidio volontario, tentativo di omicidio, rapina aggravata, detenzione e porto illegale di armi comuni e da guerra e furto delle due auto utilizzate per il colpo e nella successiva fuga.

Silvestri, che era in libertà in attesa della condanna definitiva per decorrenza dei termini della custodia cautelare, aveva ottenuto, sin dal secondo grado, uno sconto di pena per i benefici del rito abbreviato.  Rito abbreviato cui erano ricorsi tutti gli imputati. Tuttavia era stato lo stesso pm, Gabriele Paci, a Perugia, a sottolineare nella vicenda il ruolo marginale avuto da Silvestri, che anche all'epoca si costituì liberamente, e il contributo da lui fornito all'inchiesta. Di qui una richiesta di condanna inferiore rispetto agli altri tre. L'accusa, infatti, chiese l'ergastolo per Roberto Giuliani, Walter Bucciarelli e Innocenzo Pacelli; tredici anni e mezzo di reclusione per il tassista, Marco Silvestri. Ieri la sentenza definitiva e la reclusione nel carcere orvietano.

Pubblicato il: 06/10/2005

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