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Morfina 'sparita'. Per l'ospedale sarebbe un banale errore amministrativo

i militari del Nas hanno anche segnalato i tre dipendenti ospedalieri alla procura della Corte dei Conti di Perugia per la quantificazione del danno materiale procurato all'immagine del servizio ospedaliero

ORVIETO - "Un errore di natura amministrativa".  È in questi termini che il direttore del presidio ospedaliero di Orvieto, Edoardo Romoli, sgonfia la vicenda che vede al centro un primario e due infermieri del "Santa Maria della Stella" denunciati a piede libero dai carabinieri del Nas per irregolarità nella gestione delle sostanze stupefacenti.  Nel mirino del nucleo speciale dell'Arma una fiala di morfina "sparita".  E per la quale, al medico dell'ospedale, viene contestato, adesso, di aver omesso di aggiornare il registro di carico e scarico di questi prodotti e agli infermieri di aver falsamente attestato la somministrazione del farmaco. "Anche il quantitativo - sottolinea Romoli - un unico flacone, non lascia spazio a dubbi circa il fatto che sotto questa mancanza non si possa celare altro che una semplice irregolarità, una banale dimenticanza. Mi stupisco, anzi, del clamore e del rilievo riservato all'intera vicenda".  I fatti farebbero riferimento ad alcuni controlli che l'Arma ha eseguito su tutto il territorio regionale nell'ultimo scorcio d'estate, verso la fine del mese di agosto. Sulla scorta dei verbali stilati dai carabinieri del nucleo speciale, a seguito dell'operazione, i tre - il medico e i due infermieri - sono stati denunciati a piede libero alla procura della Repubblica di Orvieto che ha avviato un'indagine al fine di accertare le precise responsabilità dei soggetti implicati.  In particolare per capire fino in fondo se si sia trattato di una banale dimenticanza o e se invece il fatto fosse, eventualmente, legato alla consumazione di qualche altro genere di reato.  Le indagini sarebbero giunte in fase conclusiva.  I militari del Nas - secondo quanto riferito dalla stesso nucleo speciale dell'Arma - hanno anche segnalato i tre dipendenti ospedalieri alla procura della Corte dei Conti di Perugia per la quantificazione del danno materiale e quello del danno di immagine al servizio sanitario nazionale. Nell'ambito della stessa operazione di controllo i carabinieri avevano anche sottoposto a sequestro numerosi farmaci ad azione stupefacente presso una casa di riposo di Città di Castello.  In questo caso i militari avevano denunciato il legale responsabile per avere illecitamente detenuto questi prodotti, precedente prescritti ad anziani ricoverati nella struttura e successivamente morti.

Pubblicato il: 06/10/2005

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