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Oggi i funerali del cacciatore ucciso domenica a Corbara

Confermata la dinamica dell'incidente così come finora accertata. È, comunque, tuttora al vaglio dei carabinieri

ORVIETO - Si svolgeranno questa mattina a Roma i funerali di Romano Grilli, il cacciatore di 75 anni ucciso domenica scorsa durante una battuta di caccia al cinghiale, sulle colline di Corbara, dal colpo partito dal fucile di un compagno. Ieri pomeriggio l'esame autoptico eseguito dal medico legale presso il "Santa Maria della Stella" di Orvieto ha chiuso ufficialmente le operazioni necessarie alla ricostruzione del tragico incidente. Confermando la dinamica così come finora accertata e, tuttora, al vaglio dei carabinieri della compagnia di Orvieto. Romano Grilli è morto all'istante, neanche il tempo di un grido straziato, per le conseguenze devastanti della pallottola calibro 12 che gli ha perforato in maniera secca la fronte, a quanto sembra, da una ventina di metri di distanza. Intanto la procura della Repubblica di Orvieto ha formalmente iscritto al registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo il 42enne che ha sparato il colpo. D.C. anche lui di Roma - secondo quanto riferito dall'Arma - non si sarebbe accorto della presenza di Grilli nella postazione assegnata in ritardo e avrebbe sparato sulla traiettoria che seguiva il passaggio di una preda. Due colpi, di cui il primo andato a vuoto. E il secondo che, deviato da un ramo, ha colpito il bersaglio. Bersaglio che si è rivelato, però, tragicamente, non il cinghiale bensì il cacciatore che è caduto a terra all'istante in una pozza di sangue. Fatale per il pensionato di Roma, insomma, il ritardo con cui, insieme ad altri compagni, è arrivato alla battuta al cinghiale di domenica. Le postazioni assegnate in un due tempi, infatti, sarebbero state, in definitiva, la causa che ha confuso il cacciatore che fatalmente ha ucciso Grilli.   

Pubblicato il: 05/10/2005

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