Udienza preliminare, ieri mattina, per l''Operazione cahos

ORVIETO - Udienza preliminare, ieri mattina, per l'"Operazione cahos".  L'anticipo richiesto dalla Procura sull'udienza originariamente fissata dal gup, Gianluca Forlani, per il cinque dicembre si è tradotta di fatto in un rinvio, a causa di un vizio di notifica, relativo all'inosservanza dei termini, che si profilava per dodici dei ventisette imputati coinvolti attualmente nel procedimento. A questo punto il giudice per non stralciare il procedimento stesso ha preferito rinviare le richieste di tutte le parti alla prossima udienza fissata per il quattordici novembre. L'accelerata, insomma, che aveva voluto dare la procura si è tradotta in nulla di fatto. E ora si tornerà in aula a novembre, con le richieste, però, dei legali già formulate. Il giudice, infatti, per snellire le procedure, ieri mattina in aula, ha sollecitato gli avvocati a depositare entro la data della prossima udienza le richieste di parte. L'inchiesta è relativa alla maxi operazione antidroga che il sei dicembre del 2002 costò le manette a ventisei giovani orvietani per la maggior parte di età compresa - allora - tra i venti e i venticinque anni. I tempi dilatatati delle indagini preliminari sono state sostanzialmente legati alle centinaia di trascrizioni telefoniche effettuate e ai vari supplementi di perizia via via richiesti dall'accusa e dalla difesa. È proprio sulla scorta delle intercettazioni, infatti, che molti dei ragazzi, a vario titolo, sono rimasti impigliati nell'operazione.