Olimpieri sbatte la porta e se ne va

ORVIETO - Incompatibilità ambientale. Queste le motivazioni con cui in data 29 settembre il vicepresidente del consiglio comunale, Stefano Olimpieri, ha formalmente rassegnato le dimissioni dall'incarico affidatogli poco più di un anno fa dalla minoranza consiliare. Irrevocabili. Così le definisce nelle appena quattro righe consegnate sulla scrivania del presidente Evasio Gialletti. Sulle ragioni che hanno determinato la decisione, all'indomani dell'ultimo consiglio comunale, tiene a precisare: "Non me la sento di avallare il comportamento fazioso dell'ufficio di presidenza di cui faccio parte, pertanto preferisco dimettermi. Con i miei colleghi Evasio Gialletti e Fausto Vergari non ho mai avuto problemi su un piano strettamente personale, questo tengo a precisarlo. Ma non posso tollerare oltre la faziosità con cui si calpesta continuamente il regolamento nella gestione dei tempi degli interventi durante i consigli comunali. Assistiamo costantemente a interventi di assessori, sindaco e consiglieri di maggioranza che sforano abbondantemente dai minuti concessi senza che nessuno li interrompa, mentre il capogruppo Giardini, che non ha mai abusato del microfono, si è visto troncare brutalmente l'intervento in occasione delle dichiarazioni di voto per il bilancio. È soltanto l'ultimo e il più clamoroso esempio di una situazione che si trascina da tempo. Senza contare gli interventi completamente fuori tema che non vengono mai ripresi dal presidente".  Il presidente Evasio Gialletti, che non ha ancora avuto modo di prendere direttamente visione delle dimissioni sulla vicenda preferisce, per il momento, non commentare. Da regolamento adesso la minoranza dovrà indicare un altro nome per affiancare il lavoro del presidente Gialletti e del vicepresidente, espressione della maggioranza, Fausto Vergari.