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Porto Pagliano. Uno dei siti archeologici più interessanti del territorio orvietano

Lo conferma la campagna di scavi 2004-225. I materiali recuperati consentono di gettare uno sguardo sulla vita quotidiana che si svolgeva nell'area

ORVIETO - Si è conclusa la quarta campagna di scavo nell'area del porto romano di Pagliano, situato alla confluenza del fiume Paglia nel Tevere, e portata avanti dalla scuola di Etruscologia e Archeologia dell'Italia antica, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria.  Le indagini hanno previsto un allargamento dell'area di scavo in direzione del Paglia e del cosiddetto "tempio di Venere Vincitrice" rinvenuto da Riccardo Mancini tra il 1889 e il 1890, così da arrivare a congiungere progressivamente i due settori in cui è divisa attualmente l'area archeologica.  In particolare è stato individuato un corridoio sul quale si aprono, sul lato destro, cinque ambienti di cui due sono stati scavati.  I materiali recuperati consentono di gettare uno sguardo sulla vita quotidiana che si svolgeva nell'area: si segnala in proposito il ritrovamento di un dado da gioco di notevole fattura e di un orecchino bronzeo del tipo ad anello.  Sono state riportate alla luce anche quattro monete di bronzo, di cui una dell'epoca dell'imperatore Claudio e diverse lucerne.  A seguito dei risultati conseguiti nelle campagne di scavo 2002-2004 si può affermare ormai con sicurezza che ci si trova davanti a uno dei siti archeologici più interessanti del territorio orvietano in grado di gettare nuova luce sulla fase romana della zona. I risultati della campagna di scavo 2005 sono stati presenanti ieri mattina nel corso di una conferenza stampa.

Pubblicato il: 02/10/2005

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