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L' Orvietano pagherà il 'ternanismo' ed il 'peruginismo' anche nella gestione dei rifiuti

Lettera aperta di Conticelli, Cortoni e Scopetti ad autorità e cittadini. Un ulteriore "sgarbo" al territorio orvietano ed alla sua economia

foto di copertina

Scopetti, Conticelli e Cortoni hanno indirizzato una lettera aperta alle autorità amministrative ed ai cittadini dell'Orvietano per documentare, dal loro punto di vista, come la politica dei rifiuti condotta negli ultimi anni da terni e Perugia non faccia che mortificare un "sistema orvietano" dei rifiuti che, nato all'inizio degli anni Novanta, è ora in fase di rovinoso declino, con grave danno per i cittadini di tutto il comprensorio.
Il documento è anche buona traccia di una storia che lo stesso firmatario Conticelli ha condiviso come assessore e che conosce nei particolari.

"Lettera aperta

Al Presidente della Giunta Regionale
All'Assessore Regionale all'Ambiente
Al Presidente della Provincia di Terni
Ai Sindaci del bacino n° 8
Agli Organi d'Informazione

Il sistema orvietano dei rifiuti, avallato da una specifica modifica di piano regionale (vedi D.P.G.R. n° 653 del 26/9/95), si è caratterizzato, nella parte centrale degli anni '90, per efficienza e managerialità, riuscendo a dare concrete risposte alle esigenze di smaltimento dei rifiuti.
Ne beneficiarono non solo l'area Ternana, alle prese con l'esaurimento della discarica di Voc. Valle (vera e propria bomba ecologica per l'assenza di criteri gestionali ambientalmente corretti) e con l'impossibilità di individuare un sito idoneo per una nuova discarica, ma anche altri territori in Umbria, come il Folignate, la Valnerina e lo Spoletino, caratterizzati da ripetute fasi emergenziali.
All'interno di questo sistema i sindaci di Terni, Narni, Sangemini, Arrone, Ferentillo, Acquasparta ecc., condivisero allora l'ipotesi di un unico bacino provinciale (attuale bacino n° 8) imperniato sulla discarica/centro di compostaggio di Orvieto, come pure furono consapevoli della differenziazione delle tariffe di smaltimento per tutelare il comprensorio orvietano dopo il rapido ed anticipato esaurimento del I calanco delle Crete. Gli stessi sindaci apprezzarono l'ipotesi di tariffe comunque più basse di quelle applicate a voc. Valle, peraltro a fronte di tecniche di smaltimento dei rifiuti tecnologicamente avanzate ed ambientalmente più compatibili.
Ciò conferì un'indubbia forza politica all'Amministrazione comunale della Città del Duomo e prestigio all'imprenditoria locale del settore, favorendo così la creazione di una vera e propria anomalia nel panorama umbro, altrimenti per gran parte monopolizzata dal sistema perugino.
La stessa Amministrazione orvietana è incappata in una serie di inciampi, prima sul termovalorizzatore, poi sulle emergenze extraregionali (vedi Milano e Campania), nonché sulla mancata apertura della convenzione con la SAO agli altri Comuni del bacino, alimentando i propositi di ridimensionamento del sistema orvietano avanzati ora da parte della Regione, ora da parte del Comune di Terni.
Ne è testimonianza la determinazione dirigenziale n° 8444 del 19/9/2001 "D. Lgs. 22/97 - A.S.M. di Terni S.P.A. - Stazione di trasferenza in loc. Maratta Bassa - Progetto di completamento e miglioramento funzionale",  a sua volta discendente da una decisione della Giunta Regionale del 29/8/2001, con cui la Regione Umbria in un colpo solo mette in crisi gli equilibri convenzionali che presiedono alla convenzione tra Comune di Orvieto e SAO, trasferisce lavoro e lavoratori da Orvieto a Terni, dequalifica le attività del centro di compostaggio delle Crete (il materiale umido preselezionato non potrà per legge essere trasformato in composto di qualità): un vero e proprio dietro-front che snatura le scelte di piano.
Se tale iniziativa regionale costituisce un brutto colpo basso, oggi siamo prossimi al KO definitivo del sistema orvietano che risulterà completamente annichilito con la costituzione del nuovo "ATO rifiuti".
È facile prevedere che la prossima gestione, oltre a penalizzare il nostro territorio per l'adozione di una tariffa unica per l'intero ambito, che a questo punto sembra inevitabile, provocherà un forte ridimensionamento politico dell'Orvietano, a discapito della conca Ternana, con prevedibili conseguenze economiche ed occupazionali.
In sede di costituzione dell'ATO rifiuti (le procedure sono state attivate recentemente dalla Provincia di Terni e sono prossime alla loro conclusione), riteniamo che sia inaccettabile sottovalutare il ruolo di Orvieto, per la centralità svolta dal suo sistema infrastrutturale costituito dalla discarica e dal centro di compostaggio.
Chiediamo allora:
- alla Provincia di Terni di considerare con attenzione la fondamentale funzione che il sistema orvietano svolge e potrà svolgere nella gestione integrata dei Rifiuti;
- alla Regione Umbria di modificare lo schema di convenzione approvato con deliberazione di Giunta n° 504 del 23/4/2003, individuando criteri di suddivisione delle quote di partecipazione che tutelino maggiormente il territorio orvietano in ragione della presenza della discarica e del centro di compostaggio;
- ancora alla Regione Umbria di stabilire un congruo contributo economico ai comuni dell'Orvietano che, conseguentemente alla definizione di una tariffa unica di bacino, dovranno sopportare rilevanti esborsi non compatibili con gli attuali bilanci (rammentiamo al riguardo che, mentre la discarica delle Crete è stata realizzata con investimenti prevalentemente privati, le altre discariche/impianti in Umbria hanno beneficiato di enormi sussidi pubblici);
- al Comune di Orvieto ed agli altri Comuni del comprensorio di intraprendere ogni iniziativa utile a tutela degli interessi economici e politici del territorio e delle comunità che vi risiedono, a cominciare dall'impugnazione della determinazione dirigenziale delle Regione Umbria 8444/2001 sopra citata, relativa alla realizzazione del centro di preselezione e trasferenza di Terni.
- Ai Comuni dell'Orvietano di discutere dei temi sopra riportati all'interno delle Assemblee Consiliari e/o in una specifica seduta aperta del Consiglio Comunale da svolgere ad Orvieto.

Andrea Scopetti (Presidente dell'Associazione ALTRACITTA')
Fabrizio Cortoni (Consigliere Comunale di Orvieto di ALTRACITTA')
Maurizio Conticelli (Consigliere Comunale di Orvieto di ALTRACITTA')"

Pubblicato il: 29/09/2005

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