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Politica in confusione.
E Mocio guarda dall'alto

Anche agli elettori diessini più disperati della perdita del sindaco, in fondo, è andata bene. Se ci fosse stato un sindaco "cimicchiano"...

foto di copertina

di Dante Freddi

A Terni il centrosinistra caccia la Margherita dalla Provincia e dal Comune e ad Orvieto, dopo un'estenuante estate di lotte all'interno dei diesse, a crerare "confusione" ci si mette anche Rifondazione, dove esplode il dissenso di Imbastoni e dei suoi nei confronti della segreteria, di cui è stata richiesta la sfiducia.
Il direttivo ha riconfermato il segretario Rosanna Barbanera, ma il "dado è tratto", si sono contati e domani sarà peggiore di oggi.
Soltanto lo Sdi, che vive sotto la "pax giallettiana", la Margherita di Mocio, altrettanto pacificata dal sindaco di Orvieto, e i comunisti italiani di Piccini non creano problemi alla maggioranza orvietana, dove si spera che non si riflettano le vicende ternane.
Non c'è bisogno infatti di ulteriori turbolenze, la situazione è già delicata.  Tutti, vescovo compreso, spingono per un rinnovamento di cui non si conoscono ancora i contenuti, se non in linea di principio.
I diesse dell'Orvietano hanno comunicato già le linee del loro "nuovo" programma, messo a punto in riunioni con sindacati e imprenditori e associazioni. I socialisti ci stanno lavorando, sembra con Rifondazione, non si sa se quella di Imbastoni o quella di Barbanera.

Mocio guarda e governa con agilità  "dorotea" la sua Giunta. Maggioranza di partito e assessori e consiglieri non coincidono ed è necessaria diplomazia per non offendere alcuna sensibilità.
La condizione in cui versa il sindaco Mocio è anomala, faticosa, snervante, ma contiene anche degli aspetti per lui positivi.
I diesse non hanno la forza necessaria per condizionarlo come avrebbero voluto, i rifondatori neppure e il "sindaco senza partito", appoggiato da tre consiglieri "suoi" e dall' autorità che proviene dall'insieme della coalizione che lo ha votato, dimostra la robustezza politica ed il carattere necessari per spingere senza sobbalzi pericolosi verso un aggiornamento del programma con cui si presentò agli elettori.  Può raccogliere le indicazioni di tutti con serenità e può tradurle in progetti e fatti, almeno per quanto concede la situazione generale.
Con il contesto che si è creato a sinistra, infatti, un sindaco del "correntone" avrebbe avuto più grane, secondo quel "Fratelli serpenti" che titola un famoso, drammatico, film.
Anche agli elettori più disperati della perdita del sindaco di sinistra, in fondo, è andata bene.
Il sindaco Mocio non è oggetto delle lotte interne dei partiti e la medaglia ha mostrato così il suo risvolto positivo.

Pubblicato il: 28/09/2005

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