Insultata e schiaffeggiata in ospedale mentre assisteva il nonno anziano gravemente malato

ORVIETO - Insultata e schiaffeggiata in ospedale mentre assisteva il nonno anziano gravemente malato. È successo a una ragazza orvietana di 32 anni che, ieri mattina, ha ripercorso in aula, attimo per attimo, l'aggressione di cui è rimasta vittima, nella notte dell'11 luglio di un paio d'anni fa, nel reparto di chirurgia del Santa Maria della Stella. La ragazza - come ha raccontato - non potendo più sopportare che il paziente accanto a suo nonno - passate ormai le 22 - parlasse ininterrottamente ed alta voce al cellulare, lo aveva pregato di uscire o altrimenti di chiudere la chiamata. Per tutta risposta, l'uomo - un 40enne, A.P. le sue iniziali, di origini settentrionali, in ospedale per una tromboflebite - si sarebbe alzato dal letto. E diretto con fare deciso verso la ragazza, l'avrebbe apostrofata con frasi del tipo "ti stacco la testa dal collo, brutta s" mollandole contemporaneamente un ceffone, per poi accanirsi sul suo collo con un morso. E continuare poi a prenderla a pugni e schiaffi. Le urla della giovane, allora, hanno richiamato due infermiere. Intanto accorreva anche un portantino e la dottoressa del pronto soccorso che hanno calmato le acque. Ieri mattina in aula le prime testimonianze rese dalla ragazza, che si è costituita parte civile, e dalle due infermiere. Mentre il giudice Tafuro ha già fissato altre due udienze (il 25 novembre e il 20 gennaio) per ascoltare la versione dei medici e degli altri testimoni. L'imputazione è di minacce e lesioni personali.