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Incidente mortale sull'autostrada

Una sbandata improvvisa poi l'urto contro il muro e l'auto che finisce su un fianco

ORVIETO - Una sbandata improvvisa poi l'urto contro il muro e l'auto che finisce su un fianco. È finita così, nel tardo pomeriggio di ieri, la vita di Alfonso Salvati, di sessantanove anni, in un tragico incidente autonomo sull'Autostrada del Sole. La vittima, di origini napoletane ma residente da anni in Germania, è rimasta incastrata tra le lamiere dell'automobile e quelle del guard rail. I terribili traumi riportati hanno causato la morte in una manciata di secondi. L'incidente è avvenuto interno alle 18 e 45 del pomeriggio di ieri, all'altezza del chilometro 482, sulla carreggiata sud dell'Autosole, in corrispondenza, all'incirca, dell'area di servizio di Giove. L'uomo viaggiava a bordo di una Renault Megane che, per cause che restano in corso di accertamento, è improvvisamente sbandata lateralmente. Nella traiettoria impazzita la vettura non ha coinvolto altri veicoli ma si è schiantata violentemente contro il muretto di cemento che in quel punto costeggia l'autostrada. L'impatto fortissimo ha sbilanciato la Megane che è andata a posizionarsi su un fianco, lasciando all'interno l'uomo incastrato tra le lamiere accartocciate della vettura e quelle del guard rail. Sono stati inutili tutti i soccorsi. Sul posto è giunta immediatamente l'ambulanza del 118 e hanno operato a lungo i vigili del fuoco di Amelia per estrarre la vittima dall'abitacolo. A costare la vita al sessantanovenne potrebbe essere stato un colpo di sonno, un malore o una banale distrazione che - probabilmente - con l'alta velocità hanno avuto conseguenze fatali. Secondo le prime ricostruzioni effettuate dalla Stradale Salvati, che viaggiava in direzione sud, poteva essere diretto proprio in Campania, nel Napoletano, dove avrebbe potuto voler raggiungere alcuni parenti. L'esatta dinamica resta tuttora al vaglio della polizia stradale di Orvieto intervenuta per eseguire i rilievi tecnici e per assicurare le operazioni di messa in sicurezza del traffico. La circolazione autostradale non è rimasta bloccata e lo scorrimento è stato continuo, seppure rallentato su un unica corsia di marcia fino a tarda sera. I rilievi tecnici e il disbrigo di tutte le operazioni necessarie, rese inevitabilmente più difficili dal buio, sono proseguite per diverse ore. Soltanto dopo le ventuno il magistrato della procura della Repubblica di Orvieto ha dato il via libera alla rimozione del cadavere che è stato trasferito all'obitorio dell'ospedale di Terni.

Pubblicato il: 22/09/2005

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