ARS. Così si governa la sanità

ORVIETO - Una piattaforma per migliorare i servizi sanitari. È ciò che propone l'associazione per il Rinnovamento della sinistra nel plaudire alla Cgil che recentemente aveva avanzato le proprie perplessità sulla riorganizzazione ospedaliera del "Santa Maria della Stella" di Orvieto. L'appello lanciato dall'Ars ha come obiettivo "la soluzione dei problemi relativi al comparto, ed è rivolto a tutti coloro che intendono difendere e sviluppare la sanità nel comprensorio". "È passato del tempo - affermano - ma tutte le problematiche della sanità orvietana non sono state risolte, esclusa la situazione del reparto d'Endoscopia che dal 15 di settembre ha finalmente definito un rapporto di lavoro continuativo e non saltuario". Quanto al piano l'Ars indica la necessità di realizzare la medicina d'urgenza non al quinto piano bensì al secondo "nei locali del pronto soccorso a suo tempo pensato proprio per questo". "Per quanto attiene il territorio - proseguono - non si spiega perché avendo i finanziamenti in cassa da oltre 3 anni non si procede all'acquisto delle apparecchiature mediche necessarie per miglior la prestazione nei centri di salute del distretto. E perché ormai trascorsi 8 mesi non si dà corso ad una delibera della giunta regionale che assegnava 15 mila euro per il distretto d'Orvieto sulla prevenzione e educazione alla salute". Sulla riorganizzazione si è espresso in termini negativi, orami da mesi, anche il tribunale del Malato che è tornato a sottolinaere - al di là delle carenze del piano - l'esigenza di partire da un progetto integrato con il territorio. E anche i sindaci dell'Orvietano, sull'argomento, starebbero per licenziare un documento con una lista zeppa di perplessità.