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Spara al nipote con un fucile da caccia

Il diverbio scoppiato nelle prime ore di ieri mattina tra un vedovo di 85 anni, residente nella frazione di Ciconia e il compagno della nipote, un romano di 37, finito in ospedale...

ORVIETO - Imbraccia il fucile da caccia e spara al nipote dopo l'ennesima lite. Il diverbio scoppiato nelle prime ore di ieri mattina tra M.S., vedovo di 85 anni, residente nella frazione di Ciconia e il compagno della nipote, un romano di 37, finito in ospedale con una prognosi di 15 giorni, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Da mesi i due litigavano continuamente. E gli attriti maggiori sarebbero nati proprio per quella casa di campagna in località Sette Martiri di proprietà dell'anziano, dove alle 9,30 di ieri mattina è successo tutto. Una casa che il pensionato, a suo tempo, aveva sistemato per i figli e la famiglia. E dove ora, da qualche tempo, aveva iniziato a vivere il trentasettenne con la nipote. Mentre l'anziano continuava a tenere, nell'appezzamento di terreno annesso, alcuni animali da cortile e dei cani. Una "convivenza" faticosa, esplosa più volte in violenti alterchi che, in passato, avevano anche richiesto l'intervento dei carabinieri. Ieri mattina, stessa scena di tanti altri giorni. L'anziano si reca, come al solito, nell'abitazione vicino al fiume per accudire gli animali e, una parola tira l'altra, è stata l'ennesima lite. Prima lo scontro verbale, poi pare anche una leggera colluttazione. E alla fine al pensionato il sangue è salito al cervello.È' tornato in macchina, ha imbracciato il fucile da caccia e, da una ventina di metri, ha sparato due colpi in direzione del fidanzato dell'amata nipote. Poi è rimasto lì, in stato di choc. Mentre i vicini allarmati dagli spari, chiamavano il 113 e si recavano sul posto per capire cosa era successo. "Volevo solo spaventarlo" ha detto confusamente l'uomo agli agenti della Volante del commissariato, mentre un'ambulanza del 118 trasportava il nipote ferito al "Santa Maria della Stella". L'uomo è stato colpito dalla pioggia di pallini alla schiena, alle gambe e alle braccia. I medici hanno detto che se la caverà con 15 giorni. L'ottantacinquenne è ricorso anche lui alle cure del pronto soccorso per lo stato di agitazione in cui versava e per qualche piccolo trauma riportato, probabilmente, nella presunta colluttazione che ci sarebbe stata durante la lite, secondo quanto riferito al commissariato dall'uomo stesso. La polizia, in considerazione dell'età, si è limitata, per il momento, a denunciarlo a piede libero per tentato omicidio. Anche se non è escluso che il magistrato, già a partire dalle prossime ore, possa assumere qualche provvedimento di restrizione aggiuntivo alla denuncia nei suoi confronti. Restano in corso le indagini del commissariato per capire fino in fondo i contrasti all'origine del drammatico diverbio di ieri e l'esatta dinamica di quella lite che poteva avere conseguenze tragiche.  

Pubblicato il: 18/09/2005

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