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Truffe alle assicurazioni, carrozzieri assolti

La corte d'appello ribalta la sentenza di primo grado: non hanno commesso il fatto.

di Stefania Tomba

ORVIETO - Falsi incidenti per truffare le assicurazioni, sono finite con la sentenza d'appello le traversie giudiziarie di 2 carrozzieri orvietani condannati in primo grado a 6 mesi di reclusione e 500 euro di ammenda nell'ambito di un'indagine che ipotizzava truffe per un totale di 20 mila ai danni di quattro diversi istituti assicurativi. La decisione dei giudici della Corte di Perugia di ieri pomeriggio ha completamente ribaltato la sentenza del tribunale di Orvieto del dicembre del 2003 e li ha assolti entrambi per non aver commesso il fatto. I due, titolari della carrozzeria, erano stati gli unici a ricevere la condanna, nel procedimento penale che vedeva imputate per falso e truffa altre 4 persone (2 dipendenti e 2 clienti). L'accusa era quella di aver finto, nell'arco di tempo che va dal '95 al '99, nove falsi incidenti, in parte su autovetture intestate alla carrozzeria in parte su auto private col coinvolgimento dei clienti compiacenti. L'indagine dei carabinieri, durata un anno e mezzo, era nata a seguito della denuncia di un uomo che si era ritrovato un aumento della classe della polizza assicurativa a seguito di un incidente che non aveva, però, mai avuto. Da lì scattò l'attività investigativa che portò a un lungo processo. Ieri la parola fine su quelle truffe che o non sarebbero state mai commesse o se sono state commesse non dai due imputati. I due carrozzieri erano difesi dagli avvocati orvietani, Sergio Finetti e Andrea Solini

Pubblicato il: 17/09/2005

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