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In custodia cautelate altri quattordici

Coinvolti nell'inchiesta insieme a Elso Baschini, che aveva terminato di scontare una pesante condanna per vari reati e nell'ultimo anno era ospite della Caritas cittadina

ORVIETO - Salgono complessivamente a 14 le ordinanze di custodia - 2 ancora da eseguire - nell'ambito del ramo toscano dell'inchiesta che ha fatto scattare le manette, all'alba di mercoledì, anche, per Elso Baschini, di 67 anni, di Udine, a lungo rinchiuso nel carcere di via Roma dove aveva terminato di scontare una pesante condanna per vari reati e nell'ultimo anno ospite della Caritas cittadina. E sarebbe stato proprio in uno dei tanti carceri che Baschini ha frequentato in giro per l'Italia negli ultimi 20 anni che avrebbe conosciuto Angelo Sava, di 37, anche lui agli arresti da mercoledì, col quale avrebbe tentato, il 16 dicembre scorso, la rapina al rappresentante di preziosi di Reggio Emilia. Il colpo che è tornato a incastrarlo dietro le sbarre di via Roma dove resta a disposizione del magistrato. Baschini, che era sottoposto all'obbligo di firma a Orvieto fino a ottobre scorso, nel frattempo - secondo gli inquirenti - avrebbe ripreso contatti con le vecchie conoscenze, probabilmente proprio col Sava. Per recarsi, poi, a Reggio Emilia a fare da palo, stando in macchina, in quella che doveva essere una rapina dal bottino letteralmente d'oro e che, invece, - per la prontezza del commerciante che, sorpreso mentre rincasava era risuscito a chiudere la porta in faccia ai malviventi - si è tradotta in un nulla di fatto. L'inchiesta dei militari di Prato - legata a quella della mobile di Reggio Emilia - si è allargata individuando i responsabili, tutti pregiudicati, di una raffica di rapine da migliaia di euro eseguite ai danni di istituti di credito toscani, tra l'agosto del 2004 e il marzo di quest'anno.

Pubblicato il: 16/09/2005

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