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Aveva tentato di rapinare un rappresentante di preziosi. Scoperto e arrestato

Dopo il soggiorno nel casa di reclusione di via Roma era rimasto sulla Rupe, accolto dalla Caritas cittadina dove ieri mattina, mentre ancora dormiva, è stato raggiunto dalla squadra mobile di Reggio Emilia

di Stefania Tomba

ORVIETO - Dimorava da oltre un anno alla Caritas di Orvieto, dopo un lungo soggiorno nel carcere di via Roma dove aveva terminato di scontare una trentina di anni per vari reati. Rapina, evasione, traffico di stupefacenti, porto abusivo d'armi, ricettazione, associazione a delinquere e strage. Sono alcuni dei reati sulla fedina penale di Elso Baschini, di sessantasette anni, originario di Udine, arrestato alle prime luci dell'alba di ieri mattina, su ordinanza di custodia del gip, Paola Lo Savio della procura di Reggio Emilia, perché identificato come uno dei tre malviventi che il 16 dicembre scorso, armati di pistola, tentarono di rapinare un rappresentante di preziosi mentre faceva rientro nella propria abitazione, nel centro della città emiliana.

Con Baschini, sottoposto all'obbligo di firma ad Orvieto fino allo scorso mese di ottobre, sono finiti agli arresti anche Luigi Costante, di quarantasei anni raggiunto dalle manette a Prato e Angelo Sava, di trentasette, arrestato a Firenze. Quest'ultimo è adesso ai domiciliari. I tre, secondo la polizia, fanno parte di un più vasto gruppo che ha commesso reati in varie città italiane per questo l'operazione della squadra mobile della Questura di Reggio Emilia è stata condotta in collaborazione con i carabinieri di Prato, che stanno indagando su altre rapine commesse in Toscana e in altre zone d'Italia. Rapine per le quali non si escludono collegamenti diretti con i tre sospettati per il tentato colpo a Reggio Emilia del dicembre scorso.

L'operazione è stata chiamata 'Candid Camera', in quanto le scene della tentata rapina sono state riprese da alcune telecamere nascoste sul pianerottolo del condominio dove abita il commerciante, raggiunto dai tre uomini, col volto coperto da passamontagna, mentre si accingeva ad entrare nel suo appartamento. La sua decisa reazione aveva sorpreso i tre banditi; la vittima era riusciva a richiudere la porta di casa dietro di se, mentre i malviventi erano fuggiti a mani vuote.

Elso Baschini, che ha trascorso quasi la metà della vita rinchiuso nei carceri di mezza Italia, dopo il soggiorno nel casa di reclusione di via Roma era rimasto sulla Rupe, accolto dalla Caritas cittadina dove ieri mattina, mentre ancora dormiva, è stato raggiunto dalla squadra mobile di Reggio Emilia e dai militari di Prato, in stretta collaborazione con il commissariato della Rupe e i carabinieri di via Roma. L'indagine - secondo  militari di Prato - potrebbe riservare ulteriori rivolti già a partire dalle prossime ore. 

Pubblicato il: 15/09/2005

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