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Sindacati e operai a sostegno delle attività estrattive

Oltre cento persone lavorano in questo settore. Più l'indotto. E attendono alternative e certezze...

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di Stefania Tomba

ORVIETO - "L'attività estrattiva non sarà stralciata dal piano di sviluppo economico di questo territorio. Faremo ogni sforzo per condurre in porto in pieno equilibrio ogni aspettativa".
Ha risposto così ieri il vicesindaco, Carlo Carpinelli, ai lavoratori delle Sece che, preoccupati per il loro posto di lavoro dopo il no alla cava di Benano, insieme ai sindacati e alle categorie avevano organizzato un incontro pubblico, a palazzo dei Sette, per affrontare le problematiche occupazionali legate al settore estrattivo nell'Orvietano.

Le rassicurazioni del Comune non sono bastate ai lavoratori preoccupati più che altro dei tempi della politica. "Qui non si tratta di dire sì o no alla cava di Benano - ha detto un operaio nel suo intervento - ma di dare alternative precise e certezze agli imprenditori e ai lavoratori. Si parla, invece, di progetti e si sa, i tempi di elaborazione sono lunghi, mentre qui tra sei mesi il basalto finisce. Che dobbiamo fare?". È questa l'accelerata che sindacati e operai hanno voluto dare alla vicenda cava, aprendo un confronto diretto con le istituzioni.
"Siamo qui - ha premesso il segretario della Cgil, Maria Rita Paggio - per discutere nel merito e non per rinfocolare le polemiche". E così è stato fatto, snocciolando nel documento presentato dal segretario della Cisl, Raffaele Trentini, e sottoscritto da tutti i sindacati, i dati del sistema produttivo locale. "Un pil nettamente inferiore alla media regionale, un mercato del lavoro troppo spostato verso i servizi e il terzo settore, la crescita del lavoro precario, meno sicurezza sul lavoro, chiusure nel manifatturiero e stasi, sul versante occupazionale, anche nel settore vitivinicolo e agrituristico". In questo contesto, l'attività estrattiva vede "operative 6 aziende con 100 lavoratori più l'indotto che ne deriva". "Alla luce di tutto questo - è stato detto in conclusione - nella rideterminazione del ruolo di questo settore, nel rispetto dell'ambiente e delle esigenze di tutti,  i giacimenti non possono non essere considerati un'opportunità di sviluppo. 

All'incontro sono intervenuti, tra gli altri, anche il presidente del consiglio comunale, Evasio Gialletti, numerosi consiglieri e assessori comunali, il segretario dei Ds, Marino Capoccia, il segretario del Prc, Rosanna Barbanera, il presidente di Altra Città, Andrea Scopetti, il responsabile del Wwf, Gianni Cardinali, il sindaco di Castel Giorgio,  Pierluigi Peparello, l'assessore provinciale Giampaolo Antoniella, il presidente del consiglio provinciale, Giuseppe Ricci, Mauro Meucci di Assindustria e il presidente regionale di Assocave, Roberto Biagioli

Pubblicato il: 14/09/2005

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