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Esplode un auto in viale Primo maggio, ad Orvieto. Salva per miracolo

Una donna di quarantanove anni ha rischiato di restare uccisa. Ustioni alle gambe ed alle braccia. Salvata dal maresciallo dei carabinioeri dello Scalo Gino  Codini ... 

di Stefania Tomba

ORVIETO - Qualche altro istante e poteva finire in tragedia. Una donna di quarantanove anni di Civitella D'Agliano - P.P. le sue iniziali - ha rischiato di restare uccisa nell'esplosione della propria auto, andata a fuoco, appena dopo aver fatto rifornimento di gpl.  La donna si era appena rimessa sulla carreggiata, lungo viale Primo Maggio, che, da sotto il volante, improvvisamente, le fiamme l'hanno investita procurandole ustioni di primo, secondo e terzo grado, alle gambe e alle braccia.  È' successo nella tarda mattinata di ieri.  Intorno alle 12,30 aveva appena iniziato a piovere.  La signora si era recata nel distributore dello Scalo per fare rifornimento di gas nella sua Daewoo Matisse. Un'auto b - power, di recente immatricolazione. Una volta uscita dall'area di servizio, aveva fatto pochi metri in direzione della stazione ferroviaria, quando appena prima della caserma dei carabinieri, il fuoco divampato dall'interno dell'abitacolo e, più precisamente - stando alle prime ricostruzioni - da sotto lo sterzo, l'ha investita, senza che potesse mettersi al riparo dalle fiamme uscendo dal veicolo.  

Le urla disperate della conducente della Matisse, che nel frattempo era diventata una fiaccola di metallo, hanno richiamato i passanti e i carabinieri della vicina caserma.  Ed è stato proprio grazie al sangue freddo del maresciallo Gino Codini, comandante della stazione dello Scalo, che è stato evitato il peggio.  Incurante del pericolo, il maresciallo, aiutato dai suoi uomini,  ha impegnato tutti gli estintori della caserma nel tentativo di bloccare le fiamme prima che potessero provocare l'esplosione della vettura piena di gpl. Sul posto è intervenuta tempestivamente una squadra dei vigili del fuoco di Orvieto che ha portato a compimento le operazioni di spegnimento.  

Alla quarantanovenne, nel frattempo, è giunta in soccorso un'ambulanza del 118 che l'ha trasferita nel capoluogo umbro, al policlinico di Monteluce.  Dove i medici e hanno riservato una prognosi di trenta giorni per le gravi ustioni riportate.  Ustioni dal primo al terzo grado che hanno interessato diverse parti del corpo, principalmente le braccia e le gambe. Sull'esatta dinamica e sulle cause all'origine del drammatico incidente sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri dello Scalo.  Per questo la vettura è stata, per il momento, posta sotto sequestro. Le indagini si svolgono sotto il coordinamento della compagnia dei militari di via Roma. 

Pubblicato il: 08/09/2005

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