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La benedizione di don Augusto allo sfortunato Chiappalupi

Un semplice atto cerimoniale che si è tenuto in forma strettamente privata

BASCHI - È toccato a don Augusto Passeri, poco dopo le dieci di ieri mattina, benedire la bara di Fabio Chiappalupi, il trentasettenne vittima venerdì scorso del tragico incidente sull'Amerina. Un semplice atto cerimoniale che si è tenuto in forma strettamente privata, nella cappella del cimitero civico di Civitella del Lago, alla presenza soltanto della moglie Roberta, dei genitori, del fratello e dei parenti più stretti. Al termine, una folla di gente composta ha voluto stringersi attorno al dolore dei familiari prendendo parte alla tumulazione. Amici di vecchia data, conoscenti e gente comune che sono accorsi per portare l'ultimo commosso saluto al trentasettenne del Cerreto scomparso prematuramente. C'era anche il sindaco del paese a rappresentare le condoglianze della comunità di Baschi. A spezzare la vita di Chiappalupi, molto conosciuto sulla Rupe dove gestiva con la moglie un centro estetico, il tragico scontro che, venerdì pomeriggio intorno alle 15,30 all'altezza del bivio per Castiglione in Teverina sull'Amerina, ha visto il suo scooter urtare violentemente contro una Panda che si stava immettendo sulla carreggiata. Per il trentasettenne, sbalzato dal due ruote e finito contro il guard rail, non c'è stato nulla da fare: l'ultimo respiro ancora prima che potessero arrivare i soccorsi dei medici del 118. La dinamica del tragico incidente è tuttora al vaglio dei carabinieri di Orvieto. L'uomo ha lasciato anche un bambino di appena sette anni.

Pubblicato il: 05/09/2005

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