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La politica condivide Scanavino

Carpinelli e Gialletti commentano le riflessioni del vescovo di Orvieto, che sono ormai al centro del dibattito cittadino

di Stefania Tomba

ORVIETO - È piaciuto a molti, per le cose che ha detto e per come le ha dette. Con la semplicità e al tempo stesso la lucidità di giudizio con cui è solito entrare dritto nel cuore delle cose. L'energica sferzata del vescovo, monsignor Giovanni Scanavino - affidata all'intervista pubblicata su "Lettera Orvietana" riproposta mercoledì su "Il giornale dell'Umbria" e destinata a scuotere "la bella addormentata", come egli stesso definisce la città del Duomo - continua a circolare sulla Rupe. E i commenti si accavallano, nei palazzi che contano e per le strade. Eppure restano pochi quelli ufficiali: un'abitudine, questa, tutta orvietana, evocata, tra l'altro, anche, nell'intervista, dallo stesso Scanavino: "gli adulti litigano volentieri e commentano a capannelli per le vie del centro". 

A non tirarsi indietro di fronte alle perplessità enunciate dal vescovo sul futuro della Rupe e all'espresso invito al dialogo rivolto a tutte le forze politiche religiose e culturali della città, è il vicesindaco di Orvieto, Carlo Carpinelli. "Il vescovo fa una valutazione su una fase che la città sta attraversando - commenta il vicesindaco - È quello che abbiamo più volte ribadito negli ultimi tempi. Si sta chiudendo una fase per la città di Orvieto e se ne apre un'altra. E in questa nuova fase, c'è bisogno che gli tutti gli orvietani giochino il proprio ruolo per costruire il proprio futuro. I giovani rappresentano la fetta centrale di questo discorso e quello che dice il vescovo, sul fatto che i giovani se ne vanno per le scarse possibilità che Orvieto offre, è pienamente condivisibile, ma la soluzione è da ricercarsi proprio all'interno di una strategia economica più complessiva. Ed è su quella che dobbiamo lavorare. Cercando di concretizzare, anche con coraggio, scelte innovative, intelligenti e propositive. E, questo, ovviamente con il contributo di tutti". "Al di la delle riflessioni più strettamente religiose, rispetto alle quali non posso, ovviamente, entrare nel merito - conclude poi il vicesindaco Carpinelli - ritengo che sia apprezzabilissima questa grande apertura al dialogo dimostrata, nel pieno rispetto dei ruoli, da parte di monsignor Scanavino. Da parte mia, non ho alcuna preclusione a un interscambio e a un confronto di questo tipo".  

Dello stesso segno, e non senza una punta di ironia, le dichiarazioni rilasciate dal presidente del consiglio comunale, Evasio Gialletti. "Ho letto con grande interesse l'intervista del vescovo, monsignor Govanni Scanavino. In merito ai contenuti, posso dire che la ritengo indubbiamente una riflessione da accogliere con estremo favore. Si tratta, a mio avviso, di un contributo per certi versi "riformista" - dice il socialista Gialletti - che guarda principalmente ai giovani e al cambiamento, pertanto non può che trovarmi perfettamente d'accordo".

Pubblicato il: 02/09/2005

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