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Forza Italia dice "sni" alla cava di Benano

Contrario Guido Turreni, a nome del Comitato comunale di Orvieto. Possibilista il consigliere comunale Massimo Morcella

foto di copertina

ORVIETO - Dopo aver travolto gli equilibri di maggioranza, spacca anche i partiti di minoranza il dibattito sulla cava di Benano. A chiudere la porta all'impianto minerario è il portavoce del comitato comunale azzurro, Guido Turreni che, anzi, chiede "la bonifica dell'area del Botto prima di ogni ipotesi di ampliamento". A lasciarla aperta, invece, il consigliere comunale, Massimo Morcella.
Secondo Turreni la "gestione politico-amministrativa della vicenda è fallimentare" in quanto il Comune "non ha voluto prendere minimamente in considerazione, in via preventiva, gli interessi diffusi del territorio" e ora si ritrova a perdere "ogni credibilità dinanzi al panorama dei soggetti economici del settore estrattivo, e del mondo industriale in generale". E, nel dire no alla cava di Benano, perché "non condivisa dalla popolazione locale e dalla maggioranza della cittadinanza", auspica "il ritorno ad una politica di sviluppo dell'attività estrattiva per il territorio e non contro il territorio, che venga caso per caso vagliata alla luce del principio dello sviluppo sostenibile, principio che invece sembra esser stato puntualmente disatteso, in particolar modo per l'esempio-scempio della cava del Botto".
Dal canto suo Morcella concorda con le premesse ma non con le conclusioni. "Prima il Comune - dice - approva una variante senza tenere in considerazione la popolazione, poi fa marcia indietro senza tenere conto degli investimenti del cavatore. Questo mi pare poco serio e rischia tra l'altro di allontanare anche per il futuro investimenti e capitali visto che gli imprenditori si trovano ad avere a che fare con un'Amministrazione che cambia così facilmente idea".
Nel merito della cava afferma "se ci fosse la certezza dell'assenza di un danno ambientale e del ripristino successivo, non assumerei assolutamente un atteggiamento di chiusura".

In seguito al vigoroso dibattito sviluppatosi in città relativamente all'attività estrattiva nel territorio e più in particolare alla c.d. cava di Benano, il Comitato Comunale di Forza Italia osserva:

1) il dibattito di politica economica relativo alle attività estrattive deve essere previamente depurato dagli opposti estremismi e cioè dall'integralismo ambientalista da un lato, e dal principio di sfruttamento indiscrimanto delle risorse del territorio dall'altro, in nome della grave crisi economica locale che ormai nemmeno le forze di maggioranza cercano più di nascondere;

2) la gestione politico-amministrativa della vicenda è fallimentare, e rappresenta un grave danno per tutta la comunità, e più in particolare per l'Amministrazione Comunale, che perde ogni credibilità dinnanzi al panorama dei soggetti economici del settore estrattivo, e del mondo industriale in generale;

3) la ragione del fallimento sta nel decisionismo di pochi rispetto al volere dei più, ovvero nel non aver voluto minimamente prendere in considerazione, in via preventiva, gli interessi diffusi del territorio, e cioè della popolazione locale, delle associazioni di categoria, dei comitati cittadini, ma anzi cercando di mettere tutti i soggetti interessati dinnanzi ad un fatto oramai già deciso, così come è accaduto nella storia politica della città in svariate altre occasioni, ogni volta che dietro una decisione politica si scorgevano all'evidenza importanti interessi privati;

4) si auspica il ritorno ad una politica di sviluppo dell'attività estrattiva per il territorio e non contro il territorio, che venga caso per caso vagliata alla luce dell'arcinoto principio dello sviluppo sostenibile, principio che invece sembra esser stato puntualmente disatteso, in particolar modo per l'esempio-scempio della cava situata in Loc. Botto, sulla cui gestione erano state avanzate vibrate proteste da parte degli abitanti della zona delle Velette sin dal novembre 2002 per la vicinanza dell'attività estrattiva rispetto ai fabbricati a rischio di gravi danni conseguenti alle vibrazioni derivanti dal brillamento delle mine; a tal riguardo Forza Italia chiede che la bonifica del sito sia anteposta ad ogni altra futuribile ipotesi di ampliamento.

Il Comitato Comunale di Forza Italia si esprime pertanto in senso sfavorevole rispetto all'ipotesi prevista nel Piano Regolatore Generale di allestire una cava di estrazione del basalto in Loc. Benano, perché non condivisa dalla popolazione locale e dalla maggioranza della cittadinanza.

Forza Italia auspica tuttavia che la politica di programmazione e sviluppo della locale industria estrattiva venga integralmente rivista e rivisitata alla luce di una programmazione seria, credibile e condivisa, ovvero: sì all'impresa, al lavoro e allo sviluppo, a condizione però che ciò non implichi lo sfruttamento terzomondista del territorio.

Pubblicato il: 25/08/2005

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