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Depotenziamento della Stazione di Orvieto: sit in del'Amministrazione comunale

È la prima delle clamorose iniziative che la città ha in mente per aprire una braccio di ferro serrato con Rete ferroviaria...

ORVIETO - Sit in di protesta dell'Amministrazione comunale ieri sera a partire dalle 20,30 presso il piazzale della Stazione, contro il depotenziamento dello scalo orvietano. 
È la prima delle clamorose iniziative che la città ha in mente per aprire una braccio di ferro serrato con Rete ferroviaria, non solo per sventare la chiusura della stazione ferroviaria di Orvieto ma per migliorarne i servizi. La sospensione del servizio di capostazione, già verificatasi nella notte di venerdì scorso - destinata a ripetersi nelle prossime settimane e già stigmatizzata dal Comune, dall'associazione per il Rinnovamento della sinistra, dai Ds, Rifondazione e dalla maggioranza - ha persuaso i gruppi di maggioranza ad organizzare la manifestazione, sentiti gli assessori regionale e provinciale competenti, rispettivamente Giampaolo Antoniella e Giuseppe Mascio, . "È inammissibile un depotenziamento dei servizi ferroviari di una città come Orvieto" ha dichiarato il sindaco, Stefano Mocio " che non solo vede il turismo come risorsa principale e verrebbe penalizzata da una scelta del genere, ma che rappresenta un bacino di utenza - tra lavoratori e studenti pendolari - numericamente consistente ed economicamente significativo. È nostra inazione dunque attivarci con ogni mezzo non solo per ma mantenere inalterata, ma per potenziare le funzionalità di un servizio strategico come quello ferroviario".
Gli stessi intenti sono condivisi dall'Associazione per il rinnovamento della sinistra che ieri mattina ha tenuto in Comune una conferenza stampa sull'argomento, a cui hanno partecipato, oltre al presidente e al responsabile organizzativo dell'associazione, rispettivamente Costantino Pacioni e Ciro Zeno, anche i rappresentanti della Fit-Cisl, Adriano Biribicchi e Ruisio Rumori, il capogruppo consiliare Ds, Massimo Gambetta e di Rifondazione, Giancarlo Imbastoni.

Il gruppo Ferrovie dello Stato sulla stazione di Orvieto: "L'assenza del capostazione solo per motivi organizzativi". È del tutto eccezionale e legata solo a discorsi organizzativi interni l'assenza del capostazione nello scalo ferroviario di Orvieto che comunque funziona sempre regolarmente venendo telecomandato da Firenze. Lo ha reso noto il Gruppo Ferrovie dello Stato. La misura, il cosiddetto impresenziamento notturno, è stata adottata nella notte tra venerdì e sabato. Verrà riproposta anche in quella tra oggi e domani e tra giovedì e venerdì. Sempre dalle 21 alle 6 della mattina successiva. Il Gruppo Ferrovie dello Stato sottolinea comunque che l'assenza del capo stazione non ha alcun riflesso sulla circolazione dei treni e sui servizi offerti alla clientela. Ha quindi ricordato come ormai il 70 per cento delle stazioni funzionino con il sistema di telecomando. È invece ormai definitiva la decisione di chiudere la notte la sala di attesa. Un provvedimento preso - evidenziano le Fs - per ragioni di sicurezza. L'obiettivo è infatti quello di preservare il decoro di ambienti destinati ai viaggiatori. I pochi passeggeri che utilizzano la stazione di Orvieto in orari notturni - conclude il Gruppo Ferrovie dello Stato - hanno comunque spazi coperti dei quali servirsi.

Pubblicato il: 25/08/2005

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