La passione per le due ruote porta alla nascita dell'associazione Gattonero

di Giorgio Santelli

Una passione a due ruote: la moto. Ad Orvieto, intorno alla concessionaria Yamaha, è sorto spontaneamente un gruppo di amici. Spinti dalla passione per la due ruote hanno deciso di mettere su un club. Un po’ per scherzo, un po’ per gioco, un po’ per quella logica di branco propria dei motociclisti. E se, da una parte, c’è chi è passato dalla vespa o dallo scooter (una sorta di velocipede molto più vicino alla bicicletta che ad altro) alla moto da strada, c’è chi la passione per la moto ce l’aveva già nel sangue da… sempre.

«Ci vedevamo tutti da Pino (il titolare della concessionaria G&G Moto) e abbiamo cominciato a fare qualche cena. Poi a uscire insieme in moto. Infine, spontanea, è nata la voglia di fare l’associazione».
A parlare è il presidente, Stefano Rossetti.

Ed il nome…

«Il nome è saltato fuori così. Gattonero. Un nome che, nel prossimo campionato italiano di motociclismo che ci apprestiamo a fare, sarà ricordato».

Per le vittorie?

«Speriamo anche per quelle. Ma certamente qualcuno delle squadre avversarie, magari senza farsi notare, una ‘grattatina’ se la darà pure…».

Del campionato parleremo nella pagina sportiva. Ora, tra un bicchiere di vino e una forchettata di carbonara d’Averino, dimmi un po’ come funziona l’associazione…
«Guarda, l’appuntamento di questa sera (siamo ad una cena sociale, ndr), è una delle occasioni di incontro che hanno i circa 250 soci del Gattonero. Soci che arrivano dall’Orvietano, ma anche da tutta la Regione, dal Lazio, dalla Toscana e dalle Marche. Ci siamo diffusi un po’ a macchia di leopardo, grazie anche a internet (www.gattonero.net) e ai nostri appuntamenti annuali».

Che sono?

«Organizziamo feste, cene – come vedi – ma anche gite motociclistiche e le uscite in pista. Insomma, ai motociclisti piace andare forte. Ma non ha senso ed è sbagliato farlo sulle strade. Così prenotiamo la pista di Magione e lì diamo sfogo alla nostra voglia di guida sportiva. Ed è uno spettacolo».

Si, è proprio uno spettacolo. Lo si vede guardando le fotografie ma anche sentendo parlare i soci a cena. Uno sfottò continuo tra chi piega più o meno bene (da questo punto di vista il Presidente Rossetti è un vero artista della saponetta), tra chi si ammusonisce quando il suo tempo (ps, a Magione i soci girano dall’1,17 all’1 e 31) è un po’ troppo alto e chi studia strategie di assetto della propria motocicletta.

Insomma, stilate un calendario di attività sociali?

«Un calendario per le uscite in pista. Per esempio, quest’anno, l’esordio sarà il 19 marzo. Ad Orvieto è festa e noi saremo a Magione con moto e famiglie. Lo scorso anno organizzammo proprio lì la festa di San Giuseppe e da Orvieto ci raggiunsero circa 300 persone. Quest’anno faremo altrettanto. La parte sportiva, in pista, non prevede solo 5 turni di prove libere, ma anche corsi di guida. Quest’anno, ci piacerebbe realizzare, magari in collaborazione con le scuole e con le istituzioni, un corso di guida sicura. Un buon motociclista è chi, per noi, sa guidare bene e sa rispettare il codice della strada. Poi, come dicevamo, per correre c’è la pista. E chissà che spiegando ai giovani l’uso della moto, la guida sicura e la guida sportiva, non si trovino dei giovani talenti».

Vedo che a questo tavolo il fisico da pilota ce lo hanno effettivamente in pochi. Unire le uscite in moto con qualche appuntamento enogastronomico penso che sia una scelta obbligata. O sbaglio?

«Oltre alle solite uscite settimanali (che si inframezzano o si concludono con i piedi sotto il tavolo e con la moto parcheggiata fuori del ristorante) ci sono due appuntamenti fissi di questo tipo. Il primo a maggio, per la festa dei lavoratori. Il secondo a metà settembre. Appuntamenti fissi con la buona tavola. Poi, da quest’anno, c’è chi deve stare a dieta. Sono i piloti che rappresenteranno il Gattonero Racing Team nel campionato italiano velocità categoria 600. (di questo ne parliamo sulle pagine sportive, ndr)».

Le manifestazioni del Gattonero