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Cava di Benano. Stamattina i sindacati da Mocio

Accompagnati dagli operai della Sece. Chiederanno le ragioni del sindaco e affermeranno le loro. Rimproverano al sindaco una scelta frettolosa. L'ira di Trentini...

ORVIETO - Il sindaco faccia un passo indietro. È quello che andranno a chiedere stamani le organizzazioni sindacali, quando alle 9,15 entreranno nel palazzo comunale insieme ai trentacinque dipendenti della Sece. Vorranno ricevere da Mocio tutte le spiegazioni sul secco no alla cava di Benano e tenteranno di convincere il primo cittadino a recedere dalla propria posizione.
Segretari locali di Cgil e Cisl, insieme ai rispettivi rappresentanti provinciali di categoria, si sono dichiarati non solo contrari alla scelta di Mocio ma soprattutto sconcertati di aver conosciuto la posizione del sindaco dagli organi di stampa e ora vanno ad esigere le pur "tardive" spiegazioni. "Non accetto -  afferma il segretario Raffaele Trentini della Cisl - che si facciano dichiarazioni così definitive senza un preventivo confronto coi sindacati. Ora il minimo che si può chiedere è riaprire un dialogo sulla questione e avere l'opportunità e il tempo per verificare concretamente la fattibilità del progetto". Dello stesso animo le dichiarazioni del segretario della Cgil, Rita Paggio, che rimprovera a Mocio una scelta "frettolosa". "Le rassicurazioni che avevamo ricevuto dal vicesindaco alla fine di luglio - sottolinea - prevedevano che una decisione sarebbe arrivata soltanto dopo aver avuto il tempo di vagliare la cosa sotto ogni profilo. Non ultimo quello della ricaduta economica che la cava potrebbe avere sul territorio. Poi all'improvviso siamo venuti a conoscenza della scelta del sindaco, per giunta non da lui. Non posso che essere contrariata. Ora c'è da capire i motivi che lo hanno spinto". E qui Paggio entra più specificamente nel merito. "Se, come è vero, il giacimento di basalto si estende sopra una falda acquifera importante, bhè è inutile dire che quella falda c'era anche un anno fa quando è stato redatto il piano". E uno. "E poi - insiste - sono presenti anche altre cave sull'altopiano dell'Alfina nei Comuni di Castel Giorgio e Castel Viscardo, allora la falda è soltanto nel sottosuolo del Comune di Orvieto?". A questi e molti altri interrogativi è chiamato oggi a rispondere Mocio che ha risposto con sollecitudine alla richiesta di incontro urgente coi sindacati. In programma per le organizzazioni di categoria c'è già un successivo incontro con i lavoratori. I contenuti e i toni saranno inevitabilmente strettamente legati agli esiti di quello di oggi in Comune. "Sia chiaro - puntualizza infine Paggio - noi non giochiamo il futuro dell'economia orvietana tutto sulla cava, diciamo però che è una risorsa che può essere utilizzata. Compatibilmente alla possibilità effettiva di realizzarla, certamente. Ma questa è un evenienza che non può essere così aprioristicamente esclusa soprattutto alla luce di una situazione dell'economia del nostro territorio che non è affatto brillante. C'è un grosso problema occupazionale e c'è una risorsa disponibile: credo che in ogni caso come questo bisogna fare grande attenzione prima di dire no". "Dal sindaco - chiude il segretario della Cgil - attendiamo risposte convincenti, spero che lo siano".

 

Pubblicato il: 18/08/2005

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