Il 2003 della Provincia. Variante di Castel Viscardo, Villa Paolina, San Giovanni impegneranno notevoli risorse
Il bilancio di previsione è stato presentato al Consiglio provinciale
Politica
Si attesta intorno ai 77 milioni di euro il bilancio di previsione della Provincia di Terni per il 2003, oltre 2 milioni in più rispetto al 2002.
Lo strumento contabile, finanziario e programmatico dell’Amministrazione è stato illustrato al Consiglio provinciale dall’assessore al ramo Paolo Quintiliani.
La voce più consistente delle entrate è quella relativa ai trasferimenti da Stato e Regione (36,8 milioni), seguita dalle entrate tributarie (15,5 milioni) e per accensione di prestiti (10,9 milioni).
Gli altri capitoli riguardano le partite di giro (6,8 milioni), alienazioni ed ammortamento beni patrimoniali (5,5 milioni), entrate extra-tributarie (2 milioni).
Le spese correnti, per interventi in tutti i settori di attività dell’Ente, assorbono 50,2 milioni, quelle in conto capitale ammontano a 18,3 milioni, per rimborso di prestiti 2 milioni, per partite di giro 6,8 milioni.
Nell'Orvietano verrà completata la variante di Castel Viscardo ed effettuati lavori di restauro a Villa Paolina e al San Giovanni. È confermato il contributo della Provincia ad Umbria Iazz Winter ed al Concorso ippico di Porano.
Insieme al Bilancio di previsione per il 2003 è stato anche presentato il Piano triennale degli investimenti, che impegnerà la Provincia tra il 2003 ed il 2005. Complessivamente sono previsti interventi per circa 35,4 milioni.
L’edilizia scolastica e la viabilità sono i due settori in cui si esplicherà maggiormente l’intervento dell’Ente. Sulle scuole saranno investiti nel triennio circa 10 milioni (gran parte dei lavori riguardano l’adeguamento alle normative di sicurezza, manutenzioni straordinarie e completamento di alcuni interventi già avviati e realizzazione di nuovi plessi.. Sulle strade verranno finanziati interventi per circa 15 miliuoni. Massicci investimenti sono previsti anche sul patrimonio immobiliare, diretto allo sviluppo economico e turistico del territorio. Sono anche previsti investimenti nel settore dell’informatica (246mila euro) per finanziare il progetto regionale e-governement, nel quale la Provincia ha un ruolo specifico e che costituisce un elemento essenziale per tutto il sistema regionale, nonché per l’informatizzazione del protocollo e del movimento delibere.
«Con gli strumenti di programmazione finanziaria per il 2003 –precisano il presidente dell’Ente, Andrea Cavicchioli, e l’assessore al bilancio, Paolo Quintiliani- la Provincia è riuscita ad articolare una manovra di respiro, senza alcun incremento delle leve fiscali di sua competenza. Tutto ciò avviene in un quadro di particolare complessità, derivante da numerose funzioni trasferite e da nuovi compiti che l’Ente ha assunto e sta assumendo, e in un quadro di finanza nazionale che ha oggettivamente ridimensionato i trasferimenti a favore degli Enti locali. Tutte le Province –proseguono i due amministratori- stanno svolgendo, al riguardo, un ruolo affinché il Governo corregga alcuni parametri per il “Patto di Stabilità” del 2002, che altrimenti creerebbero situazioni incomprensibili, specialmente per Enti, come la Provincia di Terni, che hanno sempre condotto una politica di bilancio corretta e virtuosa in funzione dei precedenti parametri».
Lo strumento contabile, finanziario e programmatico dell’Amministrazione è stato illustrato al Consiglio provinciale dall’assessore al ramo Paolo Quintiliani.
La voce più consistente delle entrate è quella relativa ai trasferimenti da Stato e Regione (36,8 milioni), seguita dalle entrate tributarie (15,5 milioni) e per accensione di prestiti (10,9 milioni).
Gli altri capitoli riguardano le partite di giro (6,8 milioni), alienazioni ed ammortamento beni patrimoniali (5,5 milioni), entrate extra-tributarie (2 milioni).
Le spese correnti, per interventi in tutti i settori di attività dell’Ente, assorbono 50,2 milioni, quelle in conto capitale ammontano a 18,3 milioni, per rimborso di prestiti 2 milioni, per partite di giro 6,8 milioni.
Nell'Orvietano verrà completata la variante di Castel Viscardo ed effettuati lavori di restauro a Villa Paolina e al San Giovanni. È confermato il contributo della Provincia ad Umbria Iazz Winter ed al Concorso ippico di Porano.
Insieme al Bilancio di previsione per il 2003 è stato anche presentato il Piano triennale degli investimenti, che impegnerà la Provincia tra il 2003 ed il 2005. Complessivamente sono previsti interventi per circa 35,4 milioni.
L’edilizia scolastica e la viabilità sono i due settori in cui si esplicherà maggiormente l’intervento dell’Ente. Sulle scuole saranno investiti nel triennio circa 10 milioni (gran parte dei lavori riguardano l’adeguamento alle normative di sicurezza, manutenzioni straordinarie e completamento di alcuni interventi già avviati e realizzazione di nuovi plessi.. Sulle strade verranno finanziati interventi per circa 15 miliuoni. Massicci investimenti sono previsti anche sul patrimonio immobiliare, diretto allo sviluppo economico e turistico del territorio. Sono anche previsti investimenti nel settore dell’informatica (246mila euro) per finanziare il progetto regionale e-governement, nel quale la Provincia ha un ruolo specifico e che costituisce un elemento essenziale per tutto il sistema regionale, nonché per l’informatizzazione del protocollo e del movimento delibere.
«Con gli strumenti di programmazione finanziaria per il 2003 –precisano il presidente dell’Ente, Andrea Cavicchioli, e l’assessore al bilancio, Paolo Quintiliani- la Provincia è riuscita ad articolare una manovra di respiro, senza alcun incremento delle leve fiscali di sua competenza. Tutto ciò avviene in un quadro di particolare complessità, derivante da numerose funzioni trasferite e da nuovi compiti che l’Ente ha assunto e sta assumendo, e in un quadro di finanza nazionale che ha oggettivamente ridimensionato i trasferimenti a favore degli Enti locali. Tutte le Province –proseguono i due amministratori- stanno svolgendo, al riguardo, un ruolo affinché il Governo corregga alcuni parametri per il “Patto di Stabilità” del 2002, che altrimenti creerebbero situazioni incomprensibili, specialmente per Enti, come la Provincia di Terni, che hanno sempre condotto una politica di bilancio corretta e virtuosa in funzione dei precedenti parametri».
Pubblicato il: 08/03/2003